In Ue quota ferma a +26%
Francesco Maggi – 4 novembre 2014 – PharmaKronos
L’industria dei vaccini è un settore strategico per l’Europa e per l’Italia: “Nel 2014 le esportazioni del nostro Paese in questo settore sono cresciute del 61% contro il 26% in Europa”. E’ la fotografia del settore scattata da Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, nel suo intervento alla conferenza a Roma dal titolo The state of health of Vaccination in the Ue.
“Oggi i cittadini sono sempre più informati sulle questioni di salute – aggiunge Scaccabarozzi – ma è importante anche che lo siano sui rischi che possono incorrere nel non vaccinarsi e come invece l’immunizzazione sia una delle prime scelte della prevenzione.
Collaboriamo – sottolinea – per questo con il sito ‘VaccinarSi” dove si possono trovare tutte le informazioni sul tema e l’aiuto degli esperti della Siti. Ogni anno in Italia si spendono 5 euro pro capite per i vaccini – ricorda il presidente di Farmindustria – ma sono 24 quelli che risparmia il Ssn per ogni euro speso per l’immunizzazione”.
Vaccini, Lorenzin: scetticismo abbassa livello di guardia ed espone a rischi inaccettabili
Martedì, 04 Novembre 2014 – Doctor33
Il tema dei vaccini si fa sempre più controverso e aumenta il numero di genitori scettici nei confronti della necessità di vaccinare i propri figli, con un conseguente “abbassamento del livello di guardia” e l’esposizione dei bambini “al rischio inaccettabile di malattie come il morbillo. Per questo, bisogna tenere alta la guardia in tutto il mondo, soprattutto nell’Unione Europea”. A lanciare l’allarme sul tema dei vaccini nel nostro Paese è stata Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, aprendo i lavori del convegno “The state of vaccination in the Eu”, in corso oggi a Roma, inserito nell’agenda dei lavori del semestre di presidenza italiana della Ue. Proprio di morbillo ha parlato Lucia Pastore Celentano, dell’European Center for disease prevention and control, sottolineando come dall’ottobre del 2013 allo scorso settembre, sono stati 1.517 i casi registrati in Italia, oltre un quarto dei 4.735 totali verificatisi in Europa nello stesso periodo. Sebbene, dunque, il trend dei casi sia in costante calo (5mila casi nel 2008, 2300 nel 2013 e 1500 nel 2014), l’incidenza italiana è la più alta d’Europa. Ma ciò che desta maggiore preoccupazione, ha sottolineato l’esperta, è l’aumento dell’età di coloro che contraggono la malattia, non più appannaggio dei bambini, visto che l’età media è 23 anni, con una forte incidenza tra gli adolescenti.
Un altro aspetto sul quale il ministro Lorenzin ha posto l’accento è la preoccupante e costante diminuzione, ormai dal 2001, delle vaccinazioni antinfluenzali per gli anziani. La copertura vaccinale, ha aggiunto il ministro Lorenzin, è dunque un problema che va affrontato con diverse azioni a partire dalla gratuità delle vaccinazioni per le categorie più vulnerabili, oltre a quelle inserite nel calendario vaccinale, e dalla realizzazione di eventi informativi, come le giornate dell’immunizzazione. Le nuove frontiere della ricerca e della medicina, ha ricordato il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Luca Pani, stanno aprendo la strada a vaccini che cureranno non più solo le malattie infettive, ma molte altre patologie come i tumori (con la immuno-onocologia), la dipendenza da sostanze e l’alzheimer. “I vaccini – ha spiegato – coprono ormai malattie molto diverse tra loro e tutte le età della vita. La bio-informatica, la tecnologia in materia di vaccini sta cambiando profondamente e lo studio del genoma umano e del funzionamento del nostro sistema immunitario aprirà la strada a terapie innovative”.
Aifa, primi vaccini contro cancro in prossimi 3 anni
Fra 10 anni vaccinazioni contro Alzheimer e abuso sostanze
I primi vaccini terapeutici contro il cancro potrebbero arrivare entro i ”prossimi tre anni e gli studi in questo settore sono già in fase avanzata”. Ad annunciarlo, parlando della nuove prospettive nel settore delle vaccinazioni, è stato il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Luca Pani, in occasione del convegno sulla vaccinazioni in Europa promosso dal ministero della salute nell’ambito del semestre di presidenza Ue.
”Oltre alle vaccinazioni ‘classiche’ contro le malattie infettive, rispetto alle quali non va assolutamente abbassato il livello di attenzione – ha detto Pani – ci sono oggi delle grandi evoluzioni: i vaccini per l’immunoterapia del cancro, che dovrebbero arrivare nei prossimi tre anni, ed i vaccini contro l’Alzheimer e contro le sostanze di abuso come la cocaina, che dovrebbero invece essere pronti in 5-10 anni”. Dunque, ha sottolineano Pani, ”ci saranno vaccini per tutte le età della vita”.
Inoltre, ”la tecnologia sta progredendo, e siamo giunti alla conoscenza del genoma informatizzata”. Ciò permette di scoprire ”meccanismi vaccinali – ha commentato – che rappresentano un’arma fondamentale contro i virus, ma permette anche di conoscere gli attacchi che il sistema immunitario rivolge a se stesso, che sono alla base di molte malattie”. Allo studio, ha rilevato il presidente dell’Aifa Sergio Pecorelli, ”sono dunque vaccini terapeutici e preventivi. In molti casi saranno vaccini ‘su misura’, tagliati cioè a seconda dei singoli pazienti. Ciò – ha concluso – porrà ovviamente anche un problema di costi, che andrà affrontato”. La questione dei costi è stata sottolineata anche dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale ha sottolineato come si stia lavorando ad una ”strategia a livello Ue per sostenere i costi dei nuovi vaccini”, puntando ad esempio sulla valutazione di meccanismi come quello dell’individuazione di prezzi sovranazionali.