In un anno nel 2014 abbiamo invertito la rotta: più di 3mila assunzioni con una crescita dell’1% dell’occupazione dopo 90 mesi di calo, uno stillicidio. La produzione a livelli record nella Ue, la più alta performance dell’export, le multinazionali che puntano sull’Italia
di Roberto Turno (da Il Sole 24 Ore – 7 gennaio 2015)
Apre le slides, inforca gli occhiali e quasi strabuzza gli occhi: «Guardi qua, quasi non ci credo neanch’io. In un anno nel 2014 abbiamo invertito la rotta: più di 3mila assunzioni con una crescita dell’1% dell’occupazione dopo 90 mesi di calo, uno stillicidio. La produzione a livelli record nella Ue, la più alta performance dell’export, le multinazionali che puntano sull’Italia. Lo dicono i numeri, non noi: siamo un asset per la competitività, un punto di ri-partenza. Eppure…». C’è entusiasmo, ma anche cauto e sano realismo nelle parole con cui Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, illustra i dati del farmaceutico made in Italy. Settore di punta, ma anche bancomat dei conti Ssn che non tornano. Coccolato dalla politica (e dalle regioni), ma sempre nel mirino dei tagli. Non stavolta con la legge di Stabilità, non ancora almeno, perché il rischio c’è sempre. Ecco perché realismo e cautela.
Presidente, un 2014 da primato. Un segnale per coltivare speranze di rilancio del Paese?
Noi ci crediamo. È un segnale di fiducia nel Paese quello che arriva dalla farmaceutica. Ma…
Ma?
Penso che possiamo crescere anche nel 2015 e nel futuro se non ricomincia il solito giochino.
Paura di nuovi tagli?
Le Regioni ci hanno provato anche con l’ultima manovra, ma il Governo ha mantenuto l’impegno del premier Matteo Renzi. Adesso vediamo che faranno le regioni.
I governatori, i soliti cattivi…
Io non le capisco, le Regioni. Hanno più o meno tutte sul proprio territorio un settore, il nostro, che può essere decisivo per la loro economia, chiedono collaborazione e investimenti: eppure volevano tagliare ancora 1 mld. Una follia, davvero non capisco .
Questione di conti che non tornano, presidente.
La farmaceutica ha i conti in ordine: in sanità spendiamo meno di tutti e abbiamo i prezzi più bassi. Mi auguro che anche le regioni lo capiscano e si rendano conto che siamo un atout per tutti, se il Paese vuole tornare a crescere.
I tagli non sono sventati?
Io temo che le regioni ci riproveranno. Ma mi auguro che li facciano dove vanno fatti. Nella farmaceutica se ne sono fatti anche troppi di tagli. Ora basta davvero. Se ne hanno voglia, mettano mano nei veri sprechi.
E se toccherà ancora a voi?
Se ne dovranno assumere tutte le responsabilità.
( … continua)