Meno soldi in busta paga per i medici che prescrivono trattamenti inutili. Ma a pagare è il malato. Entro fine giugno l’Aifa dovrà poi rivedere il prontuario farmaceutico introducendo i “prezzi di riferimento”, con il risultato che il Ssn rimborserà solo quella cifra e il resto, ancora una volta, dovrà mettercelo il cittadino. Rimandata la firma, ma la ripartizione dei 2,6 miliardi di sforbiciate previste dalla legge di Stabilità ormai è chiara. Risparmi per 1,5 miliardi dovranno arrivare dalla rinegoziazione dei contratti di acquisto di beni, servizi e dispositivi. Arriva il principio di “appropriatezza”: le visite e cure ritenute non indispensabili saranno a carico del paziente. Anche se prescritte dal medico, il quale potrà vedersi tagliare la parte variabile dello stipendio.
di F. Q. | 29 aprile 2015 | Il Fatto Quotidiano
Tagliati anche i ricoveri in riabilitazione – Le sforbiciate statali riguarderanno anche i ricoveri di riabilitazione “ad alto rischio di inappropriatezza”: un altro decreto, sempre entro due mesi dall’intesa, dovrà individuare i criteri con cui valutarla facendo riferimento “alla correlazione clinica del ricovero con la tipologia di evento acuto, alla distanza temporale tra il ricovero e l’evento acuto e, nei ricoveri non conseguenti ad evento acuto, alla tipologia di casistica potenzialmente inappropriata”. Per i ricoveri clinicamente inappropriati è previsto un taglio del 50% della tariffa fissata dalla Regione o l’applicazione della tariffa media fissata per i ricoveri di questo tipo presso strutture riabilitative extraospedaliere. Tariffe giù anche per i ricoveri “oltre soglia”, cioè più lunghi di quanto in teoria opportuno. Per effetto di questi interventi le Regioni dovrebbero risparmiare 89 milioni.
I contratti di acquisto di beni e servizi saranno rinegoziati per risparmiare – Un’altra colonna portante è il rinnovo dei contratti di fornitura di beni e servizi, il cui valore per il 2014 è stimato in circa 16,3 miliardi, per abbatterne il costo in media del 4%, pari a 652 milioni. Lo stesso vale per i dispositivi medici, per i quali non è indicata una percentuale media di sconto. I calcoli dei tecnici di regioni e governo stimano però che l’ammontare del risparmio sarà di 845 milioni di euro, calcolati come differenza tra la spesa attuale e il valore del tetto fissato dal decreto del 2012 sulla spending review, in base al quale i governatori non possono spendere per i dispositivi più del 4,4% del Fondo sanitario regionale. A partire dall’anno prossimo, poi, le aziende produttrici dovranno concorrere, in proporzione all’incidenza del proprio fatturato sul totale della spesa, al ripiano dell’eventuale sfondamento del tetto: saranno chiamate a rifondere il 30% del rosso nel 2016, il 40% nel 2017 e il 50% nel 2018. Contro quello che in gergo si chiama payback è già in rivolta Assobiomedica, che definisce queste misure “inique e contrarie ai principi dell’Ue e a quelli sostanziali del diritto nazionale”.
Infine dovrebbero derivare riduzioni delle uscite per 10 milioni dall’azzeramento dei ricoveri in strutture convenzionate conmeno di 40 posti letto, destinate alla chiusura in base ai nuovi standard. E altri 68 milioni è previsto che restino in cassa grazie a tagli a reparti e, di conseguenza, posti da primario. Non quantificato il risparmio dalla riduzione del numero delle Centrali operative del 118.
Sanità: Zaia,tagli anche stipendi medici
Governatore ribadisce i ‘no’ della Regione
(ANSA) – VENEZIA, 29 APR – Il governatore Luca Zaia sostiene che la manovra del Governo sulla sanità prevede tagli anche agli stipendi dei medici. “Sapete – dice Zaia – cosa c’è di nuovo? Che la manovra senza tagli, che in realtà taglia 2,7 miliardi l’anno per 3 anni dal 2015, vuole tagliare anche gli stipendi dei medici”. Zaia, che ribadisce i ‘no’ del Veneto al provvedimento, cita a prova di ciò il paragrafo C.2 della cosiddetta ‘intesa’, sulle risorse destinate al ‘trattamento accessorio’ dei medici.
Notizie correlate: Tdm: tagli al Fondo sanitario, un teatrino sulla pelle dei cittadini
Appropriatezza e costo-efficacia: è ora di applicarle sul serio
Manovra sanità. Intesa slitta al 29 aprile. Ma nuova proposta è pronta. Il testo