di Domenico De Felice | 18 ottobre 2012 | Il Fatto Società
Non si riesce proprio a capire, in questo momento di crisi sociale, politica ed economica, quanto sia la voglia effettiva di tutti i cittadini del rispetto delle regole nella ricerca del bene comune. In sanità ancor meno.
Il caso della Regione Lombardia, il cui consiglio si sta sgretolando, è emblematico considerando il fatto che l’80 % della spesa è in sanità che viene considerata dall’(ex) presidente Formigoni come la migliore d’Europa ma che nasconde molti lati oscuri. Ad esempio l’ex Assessore alla Sanità della Regione, Antonio Simone, quando il Presidente era Bruno Tabacci, ha dichiarato, uscendo da San Vittore, che i soldi pagati a lui dalla Fondazione Maugeri servivano a far risparmiare la Regione! Quasi come se la Regione, e quindi i cittadini, con quei soldi non avrebbero risparmiato di più in prestazioni o ticket. Insomma perché doveva esserci un intermediario “garante””(e costoso) tra prestatore d’opera e mandatario? Certo la Maugeri con la sua consulenza (e le sue amicizie “infantili” con il Celeste) ha quasi raddoppiato il fatturato. Ma siamo sicuri che questo è avvenuto per eccellenza? Ci sono stati controlli sul modo di fare medicina?
Occorre un tecnico che ci aiuti e che controlli, oltre e prima della magistratura. Ministro “tecnico” Balduzzi ci sei? Posso insistere con altri esempi che riguardano il “caos sanitario”?