Il ministero nomina "l’uomo dei vaccini", dopo aver scartato altri 4 candidati: "Iter trasparente". Ma esplode la polemica. Marino (Pd): "L’indice internazionale per valutare l’impatto scientifico lo dà ultimo e con 0 punti. E vorrei che alla guida della struttura ci fosse uno scienziato"
di Adele Lapertosa | 12 febbraio 2013 |
Doveva essere una nomina trasparente e basata sul merito, fatta con una procedura “innovativa” per l’Italia e invece sembra essersi conclusa proprio all’italiana. La scelta di Fabrizio Oleari, attuale capo dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione del ministero della Salute, come nuovo presidente dell’Istituto superiore di sanità ha scatenato molte polemiche per il modo con cui è stata fatta, poco prima delle elezioni e con un governo dimissionario. E anche perché è stato scelto l’unico, tra i 5 candidati finalisti, che non fa ricerca scientifica, quando uno dei sette requisiti richiesti dal ministero era proprio “l’alta e riconosciuta professionalità documentata in materia di ricerca e sperimentazione nei settori di attività dell’Istituto”. Una delle attività principali dell’Iss infatti è proprio la ricerca.
”Nuove nomine, vecchi metodi. E’ una questione di metodo – rilevano Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Luca Coscioni, e la senatrice radicale Donatella Poretti – Ci si chiede come mai siano stati pubblicati dei criteri di selezione sul sito web del Ministero e poi invece si propone l&rsq