L’Italia è sesta al mondo per valore a ricavo dell’industria farmaceutica, con un mercato che vale 21.459 milioni di euro (pari al 3,2% di quello mondiale). È quanto emerge dal 14esimo Rapporto nazionale sulla Sperimentazione Clinica dei medicinali in Italia, reso pubblico dall’Aifa
Nel 2014, prosegue il Rapporto, “la maggior parte delle sperimentazioni e’ stata su pazienti, dato che supporta fortemente il ruolo delle sperimentazioni cliniche quali importante speranza di cura per i pazienti italiani. Continua infatti la tendenza all’aumento delle sperimentazioni di fase I e II viste complessivamente, e il dato relativo alle sperimentazioni di fase III e’ costante, mentre sono in lieve calo le sperimentazioni di fase IV”. La somma delle sperimentazioni di fase I e II “supera pero’ il dato totale delle sperimentazioni di fase III- sottolinea- rispettivamente con il 46,8% e 43,6% per le sperimentazioni autorizzate”. Alto, sempre secondo il Rapporto, anche il numero “di sperimentazioni non controllate, che sono il 35,8%. Approccio tipico, questo, degli studi esploratori di fase I e II”.
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Esaminando le sperimentazioni per categoria terapeutica, secondo il Rapporto e’ “molto interessante vedere come le percentuali per classe terapeutica sono significativamente diverse rispetto ai dati di spesa per le medesime classi terapeutiche. La spesa per antineoplastici e immunomodulatori e’ oggi al 28,9%, mentre in questa classe si registra quasi la meta’ delle sperimentazioni presentate, con il 47%. In particolare, per sangue e organi ematopoietici, i dati percentuali relativi alle sperimentazioni sono doppi rispetto ai dati di incidenza percentuale sulla spesa farmaceutica”.
L’apparato cardiovascolare ha una spesa in percentuale “sei volte superiore rispetto a quella delle sperimentazioni cliniche- prosegue ancora il Rapporto di Aifa- mentre i farmaci per l’apparato gastrointestinale e gli antiinfettivi presentano un dato di spesa in percentuale doppio rispetto al dato percentuale delle relative sperimentazioni cliniche. E dopo il grosso blocco delle sperimentazioni nell’area oncologica ed emato-oncologica, la prima classe terapeutica per incidenza di sperimentazioni e’ quella del sistema nervoso e non dell’apparato cardiovascolare- conclude il Rapporto- a differenza delle classifiche per la spesa”.
(30 dicembre 2015 – SuperAbile INAIL)
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