Federfarma, in rappresentanza delle farmacie private, e Assofarm, per quelle pubbliche, chiedono una rettifica al messaggio pubblicitario promosso dalla presidenza del Consiglio e dal ministero per lo Sviluppo economico, pubblicato sui quotidiani e trasmesso alla radio, per far conoscere i cambiamenti seguiti alla legge sulle liberalizzazioni. Illustrando la possibilità di acquistare medicinali senza obbligo di ricetta anche in esercizi diversi dalle farmacie, prevista dal decreto Bersani – riferiscono le due associazioni – il testo della pubblicità recita: “I farmaci da banco e quelli non soggetti a ricetta medica possono essere acquistati non solo in farmacia, ma anche in negozi specializzati e nei supermercati a prezzi scontati”. Per Federfarma e Assofarm, questa frase rischia di far credere ai cittadini che i farmaci senza obbligo di ricetta siano venduti a prezzi scontati solo nei negozi specializzati e nei supermercati. In realtà, come riconosciuto pubblicamente dallo stesso ministro Bersani pochi giorni fa – sottolineano – le farmacie praticano sconti in varia misura sui medicinali senza ricetta. Inoltre, le farmacie fanno risparmiare i cittadini anche consegnando loro medicinali equivalenti, con lo stesso principio attivo ma di prezzo inferiore in alcuni casi anche del 60% rispetto alla specialità griffata. Federfarma e Assofarm auspicano che “il Governo voglia modificare lo spot, affinché i cittadini siano informati correttamente, con una comunicazione chiara e trasparente, sulla possibilità di risparmiare acquistando i farmaci senza ricetta sia in farmacia che in altri esercizi”. Da “farmacista33”
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