A pochi giorni dal voto le proposte di Partito Democratico, Popolo della Libertà, Coalizione Monti, Movimento 5 Stelle, Rivoluzione Civile e Fare per Fermare il Declino. Sostenibilità, ospedale, ticket, cure primarie, farmacie, federalismo. Proposte alternative ma la sanità pubblica non è in discussione.
20 FEB – A pochi giorni dall’appuntamento elettorale ecco una mappa che mette a confronto i programmi per la sanità dei maggiori partiti che si presentano alle elezioni. Molte le proposte in campo e parecchie anche le similitudini, a partire dalla necessità comune di riformare il Titolo V della Costituzione. Ma in realtà le posizioni dei partiti risentono anche di alcune differenze macroscopiche che attengono proprio alle basi del sistema. C’è chi difende a spada tratta il Ssn così com’è e punta ad un suo miglioramento ma senza intaccarne i paradigmi fondamentali, anzi l’idea è di ridare centralità decisionale al sistema. E in questo filone possiamo racchiudere il Pd, Sel e ancor di più Rivoluzione Civile e in qualche misura il Movimento 5 Stelle. Poi c’è chi, come la Lista Monti, difende il Ssn ma strizza anche l’occhio a forme di compartecipazione al Fsn diverse (vedi sanità integrativa) e poi (Fare per Fermare il Declino) che punta su di una competizione a parità di condizioni tra pubblico e privato. Infine, c’è il Pdl che ripropone con decisione i costi standard e una prosecuzione del progetto federalista.
Ma se questi sono i filoni "ideologici" entro cui si muovono gli schieramenti, nello specifico vi sono anche molte proposte simili tra loro, anche perché, forse, oggettivamente rappresentano misure che servono alla sanità italiana a prescindere dal partito di appartenenza. E ci stiamo riferendo al potenziamento delle cure primarie, al miglioramento dei meccanismi di appropriatezza delle cure, all’uscita della politica dall