ROMA, 8 DIC – Il via libera allo scorporamento del ministero della Salute dal ministero del Welfare era stato dato l’11 novembre scorso dalla decisione della Camera, che aveva approvato la decisione con 252 voti a favore, 63 contrari e 156 astenuti. Il secondo passo e’ arrivato quando, il 2 dicembre scorso, un emendamento del governo al ddl di Bilancio ha assegnato al nuovo ministero una dotazione di circa 2 miliardi nel 2010. Sulla base del testo approvato dalla Camera, l’istituzione del ministero della Salute prevede un ministro, che sara’l’attuale viceministro Ferruccio Fazio, come aveva preannunciato in novembre il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, e due sottosegretari. E’ previsto inoltre che tutti i capitoli relativi alla spesa sanitaria, compresi i piani di rientro delle Regioni, dipendano dall’Economia, con il quale il ministero della Salute dovra’ agire sempre di concerto per quanto riguarda coordinamento e monitoraggio delle attivita’ tecniche sanitarie regionali, organizzazione dei servizi sanitari e delle professioni sanitarie per tutti i profili finanziari. In linea con il federalismo fiscale, il ministro della Salute dovra’ riferire annualmente in Parlamento sulla qualita’ delle attivita’ sanitarie regionali con riferimento ai livelliessenziali delle prestazioni erogate.