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Saitta illustra le priorità delle Regioni per il SSN. Governance delle politiche e della spesa per il farmaco

“Un programma in 7 punti lungo cui articolare il confronto fra le Regioni, il Governo e il Parlamento in questa legislatura”, così Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha definito il documento illustrato oggi, nel corso di un’audizione, alla commissione Igiene e sanità del Senato. All’incontro con i Senatori hanno partecipato, oltre a Saitta, il Presidente della Regione Molise, Donato Toma, e la vicepresidente della Regione Liguria, Sonia Viale.

Riportiamo il punto riguardante la farmaceutica:

La governance delle politiche e della spesa per il farmaco è ancorata a previsioni normative obsolete ed inefficaci. A ciò si aggiunga il tema delle procedure di pay back a carico delle aziende farmaceutiche, quale contributo al ripiano dello sfondamento della spesa farmaceutica per gli anni 2013- 2015, 2016; il 2017 è in corso di definizione.

Si tratta di cifre superiori ai due miliardi di euro che avrebbero dovuto sostenere i bilanci regionali, in un’ottica di compartecipazione agli sfondamenti che, con regolarità, si stanno registrando sul versante specialistico ospedaliero (50% dello sfondamento a carico delle aziende farmaceutiche), e che, al momento, sono ancora oggetto di estenuanti contenziosi e trattative. E la chiusura del pregresso e del contenzioso in atto – ha spiegato Saitta -è condizione propedeutica alla revisione della governance complessiva per il 2018 e anni futuri”.

Fra le proposte delle Regioni l’urgenza di una norma di carattere generale in base alla quale il prezzo si riduce o si sconta in maniera progressiva in rapporto all’aumento dei pazienti trattati, delle estensioni delle indicazioni, delle terapie combinate e dell’incremento della durata delle terapie. Andrebbero poi rideterminati i tetti della spesa farmaceutica, partendo dalla considerazione che storicamente il tetto della spesa farmaceutica ospedaliera fa registrare uno sfondamento importante dell’ordine di centinaia di milioni anno.

Appare prioritario prevedere una revisione dei sistemi di payback e di attribuzione dei budget, anche in relazione al rispetto dei tetti, che ne consentano una gestione più “semplice”. Va poi rivisitato il sistema dei registri. Quanto ai farmaci innovativi le Regioni sottolineano, fra l’altro l’esigenza di norma legislativa nella nuova governance che riduca l’entità attuale di spesa a carico del cittadino. Infine una leva importante può essere rappresentata dai farmaci biosimilari.

La sesta priorità è una richiesta formulata più volte dalla Conferenza delle Regioni, ovvero la necessità di una riforma delle Agenzie Nazionali (Aifa e Agenas) e dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) per definire in modo chiaro e puntuale la missione, le competenze ed il ruolo di ognuno dei tre enti, evitando sovrapposizioni e ridondanze.

Estratto da Regioni.it del 18 luglio 2018

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Redazione Fedaisf

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