Rottapharm, salta la quotazione in Borsa. Gli investitori non convinti dall’operazione

L’azienda farmaceutica che produce Saugella blocca il collocamento di titoli in vista dello sbarco in Piazza Affari. L’operazione procedeva a rilento anche a causa di recenti ribassi sul mercato azionario

DI VITTORIO MALAGUTTI 10 luglio 2014 L’ESPRESSO

Il viaggio di Rottapharm verso la borsa s’interrompe a metà. L’azienda farmaceutica, nota al grande pubblico per prodotti come Saugella e Babygella, ha annunciato di aver ritirato il progetto di quotazione perché, recita un comunicato, “non si sono verificate le condizioni per un’operazione che rispecchi oggi il valore intrinseco della società”.
In altre parole il collocamento dei titoli della società andava arilento. Dopo alcuni giorni le banche che hanno gestito l’operazione, in prima fila Banca Imi, si sono rese conto che la risposta degli investitori all’offerta era molto inferiore al previsto. Sulla decisione di Rottapharm, controllata dalla famiglia Rovati, ha senza dubbio pesato anche la fase negativa dei mercati finanziari con la Borsa che, dopo mesi di rialzo, nei giorni scorsi ha invertito la rotta.
Negli ambienti finanziari non erano peraltro mancate le perplessità anche su alcuni aspetti dell’operazione. I proventi del collocamento, almeno 400 milioni, sarebbero infatti stati utilizzati in gran parte per saldare il debito della famiglia con la stessa Rottapharm.
Infatti, come segnalato da L’Espresso , negli anni scorsi i Rovati avevano prelevato circa 260 milioni dalle casse dell’azienda per utilizzarli in investimenti che nulla hanno a che fare con la farmaceutica, come le energie rinnovabili, affari immobiliari e il sostegno finanziario a Marco Tronchetti Provera, il presidente della Pirelli.

 

 

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