Anche il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta, non nasconde che “il problema è la natura dei tagli. Dobbiamo trovare una soluzione che eviti decurtazioni a carico delle fasce deboli, rischio che può esserci. Serve un accordo quadro che definisca le voci su cui avverranno i tagli. Tagli in sanità sono possibili, l’importante – conclude il sottosegretario – è che non siano sulle prestazioni e che le conseguenze non siano negative per la popolazione”.
E si scatenano polemiche e appelli. “No ai tagli alla farmaceutica”, invoca Federfarma, la Federazione che rappresenta le farmacie private, auspicando che ”il rinvio alla prossima settimana delle decisioni sui tagli da parte delle Regioni permetta di individuare i settori sui quali le Regioni possono intervenire per ridurre sprechi e inefficienza, senza colpire ancora una volta la spesa farmaceutica”.
Tagliare il Fondo sanitario nazionale ”è una vecchia ricetta improduttiva”, critica il presidente di AssoGenerici, Enrique Häusermann, secondo il quale “è davvero stupefacente che dalle amministrazioni regionali, in risposta alle esigenze di riduzione dei bilanci, si prospetti quello che di fatto è un taglio lineare alla spesa sanitaria”.
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Assogenerici. Tagliare il Fondo sanitario è una vecchia ricetta improduttiva