Da fonti attendibili
La Roche avrebbe fatto un passo indietro circa la cessione del ramo d’azienda di 75 ISF alla Quintiles.
Il fatto è dovuto alla compattezza dei lavoratori che all’unanimità hanno contestato i presupposti dell’operazione, delegittimando di fatto l’intero accordo.
Solo ieri il gruppo svizzero aveva annunciato un piano di licenziamenti interessante 6.300 posti di lavoro. 4.800 impieghi soppressi riguarderebbero in particolare i settori della vendita (2660) e della produzione.
E’, inoltre, del 27 ottobre la notizia che Roche aveva avviato in Italia trattative con Quintiles, gruppo multinazionale leader mondiale nei servizi dedicati alle aziende del settore farmaceutico e biotecnologico. Le intese oggetto della trattativa prevedevano l’acquisizione da parte di Quintiles del ramo d’azienda di Roche costituito dalla Businness Unit Mature Products dedicato alle attività di informazione medico-scientifica e di marketing su alcuni prodotti maturi, con il contestuale trasferimento a Quintiles di 75 dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
La cosa aveva provovcato un intervento dell’on. Scilipoti che in un comunicato ricordava che a dicembre 2009 Roche Italia festeggiava con tutti i propri dipendenti, il raggiungimento di un grande traguardo: 1 miliardo di euro di fatturato.“E’ preoccupante – affermava – che lavoratori che hanno dato tutto il loro impegno e professionalità per questa azienda per molti anni, vengano, con una selezione mirata e pretestuosa, inserite in una linea, con un trucco definita ramo d’azienda, quando, in realtà, l’unico obiettivo è eliminare personale possibilmente sgradito”
[Redazionale]