Roche: cambiamento nel Consiglio di amministrazione e nel Comitato esecutivo aziendale nella primavera del 2023
- Christoph Franz ha deciso di non chiedere la rielezione al Consiglio di amministrazione in occasione dell’Assemblea Generale Annuale (AGM) di marzo 2023
- Il Consiglio di Amministrazione intende proporre Severin Schwan come nuovo Presidente all’Assemblea Generale Annuale
- Il Consiglio di amministrazione ha nominato Thomas Schinecker nuovo CEO di Roche a partire dal 15 marzo 2023
Roche ha annunciato oggi che Christoph Franz ha deciso di non candidarsi alla rielezione nel Consiglio di amministrazione dell’AGM – Assemblea Generale Annuale – nel marzo 2023. Il Consiglio di amministrazione intende proporre Severin Schwan come nuovo Presidente dell’AGM e ha nominato Thomas Schinecker nuovo CEO di Roche a effetto 15 marzo 2023.
Christoph Franz è stato eletto nel Consiglio di amministrazione di Roche nel 2011 e ne è Presidente dal 2014.
Il Consiglio di amministrazione di Roche proporrà Severin Schwan come nuovo Presidente all’AGM del 14 marzo 2023. Severin Schwan è membro del Corporate Executive Committee dal 2006 e ricopre la carica di CEO dell’azienda dal 2008. È stato membro di nel Consiglio di amministrazione di Roche dal 2013.
André Hoffmann, vicepresidente del consiglio di amministrazione e rappresentante del gruppo di azionisti Oeri e Hoffmann con diritto di voto in comune: “Grazie alla visione strategica a lungo termine di Christoph, ha guidato la nostra azienda con sicurezza e successo in tempi difficili. Il continuo successo di Roche è dovuto in gran parte ai suoi contributi personali. Vorrei ringraziarlo sinceramente, anche a nome delle nostre famiglie. Come in passato, siamo in grado di garantire la successione ai ruoli di Presidente e CEO con eccellenti leader all’interno di Roche. Questa è una grande qualità della nostra azienda”.
A partire dal 15 marzo 2023, il Consiglio di amministrazione ha nominato Thomas Schinecker, attualmente CEO della Divisione Diagnostica, CEO di Roche, succedendo a Severin Schwan. Thomas Schinecker ha conseguito un dottorato di ricerca in Biologia Molecolare e ha lavorato per Roche in diverse posizioni dirigenziali dal 2003. Nell’agosto 2019 è diventato CEO della Divisione Diagnostica e membro del Corporate Executive Committee.
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Roche ottiene buoni risultati nei primi sei mesi del 2022
- Il fatturato del gruppo cresce del 5% a tassi di cambio costanti (CER) e del 5% in franchi svizzeri
- Le vendite della Divisione Farmaceutica aumentano del 3%; continua forte domanda di nuovi medicinali per il trattamento di malattie gravi; come previsto, l’impatto dei biosimilari rallenta ulteriormente
- Le vendite della Divisione Diagnostica crescono dell’11%; una forte attività di base in corso; la domanda di test COVID-19 dovrebbe diminuire nella seconda metà dell’anno
- L’utile netto IFRS aumenta del 12% (12% in franchi svizzeri), mentre l’utile per azione core dell’11%.
- I momenti salienti del secondo trimestre: Approvazioni UE di Polivy (trattamento di prima linea per la forma aggressiva di cancro del sangue), Lunsumio (linfoma follicolare) e Tecentriq (cancro del polmone in stadio iniziale); Domanda di autorizzazione all’immissione in commercio dell’UE presentata per glofitab (tumore del sangue)
- Approvazione statunitense di Evrysdi (bambini di età inferiore ai due mesi con atrofia muscolare spinale) e revisione prioritaria statunitense di Lunsumio
- Lancio di piattaforme e sistemi innovativi per la diagnostica del cancro tissutale, di soluzioni di autocampionamento HPV e kit per il test del virus del vaiolo delle scimmie
- Confermate le previsioni per il 2022
Nota:
Secondo gli analisti Roche rallenta la crescita, sulla scia del minore dinamismo generato da test e medicinali legati al coronavirus.
Nei primi sei mesi Roche ha conseguito un fatturato di 32,3 miliardi di franchi, in progressione del 5% rispetto allo stesso periodo del 2021. La divisione farmaceutica ha contribuito con 22,3 miliardi (+3%), quella diagnostica con 9,9 miliardi (+10%). A cambi costanti l’incremento delle vendite del gruppo si è attestato pure al 5%, un dato inferiore al +11% che era stato osservato dopo i primi tre mesi del 2022.
L’utile netto ha raggiunto 9,1 miliardi, in aumento del 12%, un’evoluzione influenzata positivamente anche dalla fine della vertenza su un brevetto in Giappone e dal riacquisto di azioni proprie dal concorrente Novartis. Il risultato operativo di base – quello che più conta per gli osservatori – è salito del 9% a 12,7 miliardi. I dati pubblicati oggi sono leggermente superiori alle previsioni degli analisti.
La reazione della borsa alle novità odierne non è stata di entusiasmo: in mattinata il buono di godimento Roche – è questo il valore principale che viene scambiato sul mercato – è arrivato a perdere quasi il 2%, per poi risollevarsi in calo frazionale, nell’ambito di un mercato che praticamente marciava sul posto. Dall’inizio dell’anno il titolo è arretrato del 13% e negativa (-8%) è anche la performance sull’arco di 52 settimane.
Roche è un gruppo con sede a Basilea, attivo in oltre 100 paesi al mondo. Ha quote di mercato particolarmente elevate nel settore dei farmaci tumorali e della diagnostica. L’azienda è stata fondata nel 1896 da Fritz Hoffmann-La Roche (1868-1929). Diversi suoi preparati hanno fatto la storia della medicina e oggi Roche, per ampiezza del fatturato, è la più grande azienda farmaceutica del mondo.