L’omicidio dell’informatrice farmaceutica, madre di uno dei suoi due figli, avvenne nel pomeriggio del 27 giugno 2012 nell’atrio di un palazzo di via Marconi a Legnano. Il giudice ha depositato le motivazioni della condanna dell’oculista che uccise Stefania Cancelliere a colpi di mattarello nel giugno del 2012
Pubblicato il 15 febbraio 2016 – Varese News – di Orlando Mastrillo
Roberto Colombo, il medico bergamasco che uccise l’ex-compagna Stefania Cancelliere a colpi di mattarello sotto casa, ha agito con straordinaria lucidità. Le motivazioni del giudice per l’udienza preliminare che lo ha condannato a 17 anni di reclusione non lasciano spazio ad altre ipotesi.
Non era in trance, non era incapace di intendere e di volere ma ha agito con inusitata violenza e non si è fermato nemmeno di fronte alle urla della donna e alla presenza di testi oculari che gli intimavano di smetterla.
L’omicidio dell’informatrice farmaceutica, madre di uno dei suoi due figli, avvenne nel pomeriggio del 27 giugno 2012 nell’atrio di un palazzo di via Marconi a Legnano. Decine di colpi di mattarello in testa ridussero la donna in fin di vita e poche ore dopo Stefania morì nel reparto di rianimazione dell’ospedale cittadino.
La vicenda fece molto scalpore anche a livello nazionale e venne approfondita anche da una puntata di Presa Diretta del 2013. Alle dichiarazioni di Livio Cancelliere, fratello della vittima, Colombo rispose dalla stanza della casa di cura in Liguria dove stava scontando la custodia cautelare con un video postato su Youtube che potete trovare qui. Una vicenda su cui sta tutt’ora indagando l’autorità giudiziaria.
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