Roma, 22 feb. (Adnkronos Salute) – Quale sara’ l’impatto sulle organizzazioni farmaceutiche del nuovo Regolamento europeo sul trattamento dei dati personali, che dovrebbe entrare in vigore nei primi mesi del 2014? Se ne e’ parlato oggi a Roma in occasione di un convegno organizzato al Senato, teatro di un approfondito confronto sulle novita’ introdotte dal provvedimento, che influiranno sull’operativita’ delle aziende, in particolare nella gestione degli archivi medici compilato grazie all’attivita’ degli informatori scientifici del farmaco. Ma l’Italia e’ avanti: sono gia’ molte le aziende che hanno ottenuto un marchio di conformita’ anticipando l’adozione delle misure innovative, che prevedono l’istituzione proprio di meccanismi di certificazione, sigilli e marchi di protezione dei dati finora non previsti in forma cogente.
A oggi risulta che circa il 20% dei dati raccolti dalle imprese del farmaco contengono anomalie come nomi o cognomi non corrispondenti, registrati piu’ volte o che non risultano come iscritti all’albo dei medici, essendo ad esempio infermieri o altri operatori sanitari. Con l’arrivo del nuovo regolamento la necessita’ di analizzare la situazione si fa quindi sentire ancora di piu’. "Quello di oggi – ha detto Massimo Vari, sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico – e’ un importante momento di verifica della consonanza della normativa italiana con quella europea, su temi di rilevanza costituzionale come la tutela della salute e della privacy". "Gia’ nel 2009 – ha ricordato Cesare Cursi, presidente della commissione Industria del Senato – l’Aifa aveva espresso apprezzamento per il marchio di conformita’ degli archivi" che alcune aziende hanno ottenuto, richiedendo una verifica volontaria. "Ci auguriamo che il nuovo regolamento precisi come arrivare a garantire al meglio sia la crescita del sistema produttivo che la tutela della salute dei cittadini".
Il regolamento introduce sostanziali elementi di innovazione rispetto alla direttiva 95/46/EC: in particolare, oltre agli obblighi di ‘informativa’ e ‘consenso’, vengono ripresi e rafforzati fondamentali principi come quello di trasparenza, di minimizzazione dei dati, di integrita’ (esattezza e aggiornamento) e di responsabilita’. L’applicazione di queste novita’, soprattutto nelle realta’ farmaceutiche che necessitano di gestire gli archivi di operatori sanitari visitati, apre scenari interessanti sull’aspetto piu’ controverso della ‘qualita” e della ‘quantita” dei dati raccolti e trattati dalle organizzazioni.
Il ‘Responsabile del trattamento’ previsto dal nuovo provvedimento avra’ l’obbligo di prendere tutte le misure ragionevoli per cancellare o rettificare tempestivamente i dati inseriti rispetto alle finalita’ per le quali sono trat