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Rischio stretta anche sulle «cure per tutti»

15/10/2012

 Il Sole 24 Ore

L’ANALISI

Roberto Turno

L’accerchiamento in sei mosse al welfare sanitario è praticamente compiuto. Manovra estiva 2011 targata Berlusconi-Tremonti, manovra d’inverno di Mario Monti, spending review a firma Enrico Bondi (ma non solo), "decretone Balduzzi", legge di stabilità 2013. Presto (forse) il patto per la salute.

L’effetto moltiplicatore della filiera della salute sull’economia nazionale – la terza industria d’Italia – andrebbe sostenuto e incoraggiato. Non depresso e quasi invitato a lasciare il Paese. Non è più tempo di rendite di posizione, certo. E tanto meno di sprecare denaro della collettività. Ma buttare tutto al macero significa deprimere, non creare sviluppo. E tanto meno occupazione.

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