Ecco come calcolare i benefici e le spese legati al riscatto della laurea con il simulatore realizzato dall’INPS.
L’INPS ha messo a disposizione dei cittadini un simulatore che permette di calcolare il riscatto della laurea, mettendo sul piatto della bilancia le spese e gli eventuali benefici dell’intraprendere questa procedura rivolta sia agli studenti che sono in cerca della prima occupazione, sia ai lavoratori che intendono equiparare gli anni di studio a quelli di lavoro, anche ai fini di un eventuale prepensionamento. Ecco come funziona questo strumento presentato dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che può essere utilizzato da pc, notebook e dispositivi mobili.
Riscatto della laurea: cos’è e chi può richiederlo
Il riscatto della laurea è un istituto, introdotto dall’INPS, che permette a chi ha un titolo di studio accademico di avere a disposizione contributi a fini pensionistici, equiparando, nei fatti, gli anni di studio a quelli di lavoro. La domanda può essere anche presentata dagli studenti che hanno conseguito una laurea ma che, al momento, sono inoccupati o che non sono stati mai iscritti a una cassa di previdenza. Richiedendo il riscatto della laurea, dunque, lo studente andrà a costruire una parte di contributi per la futura pensione.
Tale procedura può essere attuata dai lavoratori che vogliono avviare una pratica di prepensionamento. Tale misura non impone limiti di età, anche se c’è una condizione da rispettare: non bisogna aver versato contributi prima del 1996 e di avere l’iscrizione all’assicurazione generale obbligatoria. Il riscatto della laurea non può essere, inoltre, richiesto dagli iscritti alle casse di previdenza dei professionisti.
Come richiedere il riscatto: i requisiti e come inoltrare la domanda
Per richiedere il riscatto della laurea bisogna rispettare determinati requisiti, affinché la procedura vada a buon fine, che sono:
- aver conseguito un diploma di laurea o un titolo equipollente;
- il periodo legato al riscatto non deve essere coperto da contributi obbligatori o figurativi, regola che vale per tutti i regimi previdenziali;
- è necessario avere almeno un contributo obbligatorio all’interno dell’ordinamento pensionistico in cui il riscatto viene richiesto, salvo per i soggetti inoccupati come gli studenti in cerca del primo lavoro.
La domanda va inoltrata all’INPS in due modi: o con l’aiuto di un consulente del lavoro, di un commercialista o di un CAF o, in alternativa, collegandosi al sito dell’istituto con il proprio PIN, in via telematica. L’importo può essere saldato in un’unica soluzione o in più pagamenti, dilazionabili fino a 120 rate mensili che non potranno avere un importo inferiore a 30 euro.
Simulatore INPS: uno strumento per calcolare costi e benefici
L’INPS, come vi anticipavamo, ha introdotto un simulatore per calcolare il riscatto della laurea che, come sottolinea lo stesso istituto previdenziale, fornisce all’utente un calcolo orientativo ai fini di inoltrare la domanda. Il simulatore permette di visualizzare il costo del riscatto, la relativa rateizzazione e i benefici fiscali.
All’interno della procedura, all’utente saranno richieste diverse informazioni: la durata del corso di laurea, la data di iscrizione, data di nascita, condizione lavorativa e genere. Dopo aver inserito tali dati, il sistema elaborerà un prospetto approssimativo. Il riscatto della laurea è particolarmente conveniente nella maggior parte dei casi, ma lo è maggiormente per chi ha iniziato a lavorare da giovanissimo o per chi, grazie al suo lavoro, ha goduto di una retribuzione alta.
Leonardo – 20 settembre 2021 – Daniela Caruso
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