Farmaci messi in commercio con controlli aggiustati, effetti collaterali occultati, ricerche falsificate con lo scopo di accelerarne o rallentarne le procedure di verifica. Sono le accuse da cui dovranno difendersi 17 imputati, dirigenti dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), dipendenti del Ministero della Salute e imprenditori farmaceutici, rinviati a giudizio con l’accusa di corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. L’inchiesta, partita a Torino nel 2005 in seguito a un rapporto dei Nas sull’operato di Aifa, si è poi spostata a Roma per competenza territoriale.
Il Messaggero Pag.11 – 28/09/2010