«O firmi la conciliazione con l’azienda rinunciando ai crediti maturati, oppure perdi il posto di lavoro. Questa è la prassi». E la conciliazione sarebbe stata accettata previo un “rimborso compensativo” di 50 euro (a fronte della rinuncia di crediti per la somma di 25 mila euro).
Ma alla fine l’agente di commercio di una nota azienda napoletana che opera in tutta Italia nel settore dei nutraceutici, dei cosmetici e dei medical devices, ha denunciato il tutto e ora sono finiti nei guai l’amministrazione delegato dell’azienda e il responsabile delle Risorse umane, entrambi accusati di concorso in estorsione.
Con questa pesante accusa, infatti, U.D.M., 46 anni, di Piano di Sorrento (NA) e N.F., 35 anni, di Vico Equense (NA) sono stati rinviati a giudizio del gip di Catanzaro, Paola Ciriaco (prima udienza fissata per il 25 novembre 2019) su richiesta del pm Vito Valerio.
(… continua su “Quotidiano del Sud” del 07/06/2019)
N.B.: abbiamo omesso di citare l’azienda e i nomi degli indagati. Chi volesse conoscerli deve cliccare sul link)
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