Approvata dalla Camera, dopo il via libera del Senato, la legge che ripristina il Ministero della Salute, ma con alcune restrizioni. Tutti i capitoli relativi alla spesa sanitaria, compresi i piani di rientro delle Regioni, dipenderanno dal Tesoro; il Ministero della Salute dovrà agire sempre di concerto con quello dell’Economia per quanto riguarda il coordinamento e il monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali e l’organizzazione dei servizi sanitari. Con il provvedimento il numero totale dei componenti del Governo salirà da 60 a 63 (Ministro della Salute e due Sottosegretari) ed il costo dell’operazione di spacchettamento è stimata di 920.000 euro annui. A capo del nuovo Ministero forse Ferruccio Fazio, oggi Vice Ministro del Welfare, ma non è esclusa l’ipotesi di un rimpasto della squadra di Governo legato alle candidature per le Regionali 2010.
Il Messaggero Pag.11 – 12/11/2009