Le prescrizioni fatte solo per ottenere favori e regali delle aziende farmaceutiche sono “un reato odioso”, raro anche se purtroppo non del tutto cancellato. Ma oggi “ci sono le armi di contrasto” e “molti passi avanti sono stati fatti”. Ne e’ convinto il presidente della Federazione dei medici italiani, Amedeo Bianco, eletto senatore nelle ultime consultazioni. Monitoraggio delle prescrizioni sempre piu’ preciso, anche con l’introduzione della ricetta elettronica e anagrafiche delle ricette. Oltre a regole chiare per la formazione e l’informazione dei camici bianchi che oggi non sono piu’ realizzate esclusivamente attraverso congressi e convegni (magari in mete esotiche) ma anche con nuovi strumenti di formazione a distanza. Sono queste – sottolinea Bianco all’Adnkronos Salute – le due principali “armi per rendere trasparente il terreno d’incontro tra l’industria che produce innovazione e la clinica che deve applicarle”. Lo scambio tra industria e professionisti “e’ un aspetto fisiologico, che non si può negare – precisa Bianco – ma è un settore in cui dobbiamo richiedere chiarezza. E chi sgarra, secondo un profilo penale, fa i conti con la magistratura”. Il comparaggio – che definisce la pratica di accettare regali o denaro, in cambio della prescrizione di determinati farmaci o strumenti non sempre necessari – “e’, infatti, un reato penale, oltre che una grave violazione deontologica”, aggiunge Bianco. “L’occhio che vigila quindi – continua – e’ quello della magistratura”. A cui non mancano possibilita’ di controllo.
“Per quello che riguarda le prescrizione ormai, in tutte le Regioni, sono codificate dall’anagrafiche delle prescrizioni. Non a caso vengono periodicamente stilati rendiconti di prescrizione per ogni singolo medico. E non di rado i camici bianchi vengono chiamati a rispondere anche in modo improprio, magari perche’ un medico ha prescritto 2 dosi in piu’ rispetto ad un piano terapeutico considerato ragionavole”. Tutto questo sara’ ancora meglio verificabile “con la ricetta elettronica. E anche i farmaci generici rappresentano un altro strumento che di fatto diventa un deterrente alle prescrizioni ‘monocordi’. Tutto il sistema Ecm, l’aggiornamento obbligatorio degli operatori sanitari, dice il presidente dei medici italiani “e’ calibrato con fortissimi deterrenti ai conflitti di interesse, che possono realizzarsi, ad esempio, utilizzando occasioni formative (o pseudo occasioni), come viaggi, per fare operazioni che, alla fine, sono solo di promozione. Il sistema ha regole rigide, severe. Naturalmente ci possono essere elusioni. Ma, chi non vuole rispettare le regole, deve stare fuori dal sistema dei crediti obbligatori”. Anche la possibilita’ di formazione a distanza, “dentro le regole e con lo stesso rispetto per la trasparenza” puo’ rappresentare uno strumento utile di formazione ‘pulita’. “C’e’ stato – ricorda Bianco – un grande sforzo di trasparenza”. “Non e’ un problema – conclude Bianco – che l’industria possa sponsorizzare un evento formativo, ma deve essere chiaro, noto a chi si siede ed ascolta le informazioni. Ci sono regole che evitano forme non sobrie e di diretto coinvolgimento dell’industria. Questo si poteva fare. E questo, come Ordine dei medici e Commissione nazionale Ecm, abbiamo fatto. Qualche risultato l’abbiamo avuto”.