Ricetta dematerializzata, Fimmg a lavoro per evitare che dal primo aprile crolli il sistema. Silvestro Scotti: «Rischio enorme per i pazienti in un silenzio assordante»
Comunicato Fimmg – 30 marzo 2022
Quella messa in luce dalle parole del segretario generale di Fimmg, Silvestro Scotti, è la cronaca di una crisi quasi certamente scampata, visto le soluzioni che sembrano arrivare. Dimostrazione che lavorando senza clamori, ma con attenzione al reale e nel segno di una leale collaborazione con le Istituzioni, si possono
«In sostanza – spiega Scotti – un ritorno alla stampa di milioni di promemoria al giorno, costringendo i pazienti a lunghe attese negli studi e i medici a sottrarre tempo alle visite dirette dei pazienti». Con la fine dello stato d’emergenza, il meccanismo che nella sostanza ha portato all’attuazione della dematerializzazione delle ricette in forza del Covid sarebbe destinato ad interrompersi.
«In questi anni abbiamo potuto inviare il promemoria o via mail o attraverso messagistica con il solo numero elettronico della ricetta (il cosiddetto NRE), ai nostri pazienti – ricorda il segretario generale Fimmg – dando loro la libertà di prendere le terapie nelle farmacie più vicine a casa o permettendo soprattutto ai familiari dei pazienti più fragili, di solito figli o nipoti, una gestione più consona ai tempi di un caregiver; che poi spesso è un lavoratore e che dovrebbe ricavare tempi per spostarsi presso i nostri studi solo per ottenere un promemoria durante i suoi orari di lavoro.
Un sistema che si è rivelato molto efficiente, utile soprattutto per la consegna di terapie ripetute dei pazienti cronici e che proprio alle terapie sta determinando (stando alle nostre analisi) anche una maggiore aderenza».
«Ancora una volta – puntualizza Scotti – la Fimmg ha scelto di lavorare nell’interesse dei pazienti e a tutela dei colleghi, senza troppi clamori che evidentemente distraggono altri dai temi cogenti e quotidiani e sempre facendo seguire, ai problemi, soluzioni e fatti non mere lamentazioni. Infine, e perché no, così si potrà evitare anche lo spreco di tonnellate di carta e fiumi di inchiostro che corrispondono a meno alberi abbattuti e meno inquinanti, nel segno di una vera politica “one health” dove la cura e l’attenzione alle procedure professionali tuteli e curi, oltre alle persone, anche l’ambiente nel quale viviamo e lavoriamo»
Nota: Anche dopo la scadenza dello stato di emergenza si potrà continuare a ricevere il promemoria della ricetta in via digitale. Dovrebbe essere in arrivo infatti una nuova ordinanza della Protezione civile che prorogherà la possibilità da parte dei medici di inviare via sms o mail il promemoria per i pazienti che potranno continuare a recarsi in farmacia senza dover passare prima dal medico per ritirare il promemoria cartaceo.