Il settore pharma in Italia può vantare una reputazione forte. Abbvie conquista il primo posto e nelle prime cinque posizioni appaiono tutte industrie straniere. Primato a Zambon che risulta l’unica azienda italiana nelle ‘top 10’.
Ecco allora i primi dieci posti: AbbVie (76,5), Novo Nordisk (75,2), Amgen (74,4), Eli Lilly (73,8), Msd (73,8), Janssen (73,6), Zambon (73,4), Bayer (73,2), Merck (73,1) e Allergan (73,1). La biofarmaceutica statunitense AbbVie – dopo aver conquistato la leadership a livello internazionale nella speciale classifica dei 15 mercati analizzati da Reputation Institute – guida dunque anche la
È la prima volta che il Pharma, settore spesso nell’occhio del ciclone, registra una reputazione forte in crescita rispetto all’anno scorso, superando comparti tradizionalmente apprezzati dagli italiani come il turismo e il settore dei media. Ma i concittadini confermano, anche nel settore farmaceutico, di avere un maggior legame con le aziende non italiane.
Solo una ‘tricolore’ tra le prime 10: Zambon (7), seguita poi da Angelini (14), Dompè (16), Menarini (17), Recordati (19), Chiesi (22) e Bracco (25). Solo 3 italiani su 10 dichiarano comunque di conoscere almeno un’azienda farmaceutica e tra di loro solo 1 su 2 ha una chiara consapevolezza dell’attività svolta.
“Il Pharma è un settore che per rafforzare la propria reputazione deve accrescere il legame con le persone e raccontarsi di più”, spiega Sara Fargion, manager di Reputation Institute. “A maggior ragione nel farmaceutico non basta più parlare del prodotto: eticità e impatto sulla società sono sempre più il metro di giudizio che gli italiani utilizzano nel valutare un settore le cui aziende non godono ancora di una adeguata notorietà presso il vasto pubblico”.
PharmaKronos – 19 settembre 2017