Ricerca e antibiotici: il Report Oms
Le infezioni resistenti ai farmaci provocano ogni anno oltre 35.000 decessi in Europa e circa un terzo di questi decessi si registra in Italia. Yukiko Nakatani, vicedirettore generale dell’Oms per la resistenza antimicrobica, ha sottolineato che “la resistenza antimicrobica sta peggiorando, ma non stiamo sviluppando nuovi medicinali abbastanza velocemente per combattere il fenomeno. E anche quando i nuovi farmaci sono autorizzati, l’accesso è una problematica importante”.
Non solo ci sono pochi antibiotici in cantiere, considerato il tempo necessario per la ricerca e lo sviluppo e la probabilità di fallimento, ma non c’è neanche abbastanza innovazione: “Sono necessari ulteriori sforzi per facilitare gli studi clinici e le valutazioni di questi prodotti – ha osservato l’Oms -, per aiutare a determinare quando e come utilizzare questi agenti a livello clinico”.
Il valore della ricerca è stato recentemente sottolineato anche dal presidente di Farmindustria Marcello Cattani: “Non si può avere l’innovazione senza gli investimenti. L’Europa negli ultimi 20 anni ha perso drammaticamente terreno con gli Usa e oggi lo vediamo. Su dieci farmaci approvati dall’agenzia europea 6 sono americani, 2,5 cinesi e il resto europei”.
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