A Caserta, nel suo tour per il SI, Renzi ha affermato: “Dobbiamo uscire dal commissariamento” della sanità in Campania “e stiamo lavorando perché questo accada in un arco di tempo molto rapido”, prosegue Renzi. Se passa la riforma costituzionale, spiega, “sara’ la Regione a scegliere dove aprire gli ospedali ma avremo standard unici per i cittadini su farmaci come quelli per l’epatite”. (ANSA – 19/11/2016)
ANAAO-ASSOMED CALABRIA: I suddetti farmaci sono erogati in base a protocolli nazionali stabiliti dall’AIFA, che è, appunto, l’Agenzia ITALIANA, non regionale del Farmaco (eventuali criteri più includenti per i pazienti, sono stati stabiliti da Toscana e Puglia, ma con risorse autonome!).
“Il tempo, che è galantuomo, – conclude ANAAO-Assomed Calabria – ci dirà se tali proclami sono scritti sulla battigia o sul lastrico della ritrovata “virtuosità “della Sanità calabrese. Nel frattempo, non vorremmo che, fino al 4 dicembre, esponenti di primissimo o primo piano dell’establishment venissero, in perfetta buona fede, ovviamente, a prometterci che la prossima sede dell’EMA (l’Agenzia Europea del Farmaco), in trasloco da Londra dopo Brexit, non sarà, come finora ritenuto, Milano, ma Catanzaro. Sempre se vincerà il Sì”. (Anaao-Assomed: “I miracoli referendari” – 20/11/2016)
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N.d.R.: non è compito di questo sito entrare nel merito o prendere posizione nel referendum sulla riforma costituzionale del prossimo 4 dicembre. A titolo di cronaca riportiamo uno scambio di battute sulla sanità e sui farmaci fra Renzi e l’ANAAO-ASSOMED Calabria. Per completezza d’informazione, affinché ognuno si faccia la sua opinione in merito, riportiamo la parte riguardante le competenze regionali riportate dall’art. 117 della Costituzione con in grassetto le proposte di modifica e in rosso le parti riguardanti la sanità.
Spetta alle Regioni la potestà legislativa in materia di rappresentanza delle minoranze linguistiche, di pianificazione del territorio regionale e mobilità al suo interno, di dotazione infrastrutturale, di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari e sociali, di promozione dello sviluppo economico locale e organizzazione in ambito regionale dei servizi alle imprese e della formazione professionale; salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche, in materia di servizi scolastici, di promozione del diritto allo studio, anche universitario; in materia di disciplina, per quanto di interesse regionale, delle attività culturali, della promozione dei beni ambientali, culturali e paesaggistici, di valorizzazione e organizzazione regionale del turismo, di regolazione, sulla base di apposite intese concluse in ambito regionale, delle relazioni finanziarie tra gli enti territoriali della Regione per il rispetto degli obiettivi programmatici regionali e locali di finanza pubblica, nonché in ogni materia non espressamente riservata alla competenza esclusiva dello Stato.
Su proposta del Governo, la legge dello Stato può intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva quando lo richieda la tutela dell’unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell’interesse nazionale.
Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie di loro competenza, partecipano alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi dell’Unione europea e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi internazionali e degli atti dell’Unione europea, nel rispetto delle norme di procedura stabilite con legge dello Stato, che disciplina le modalità di esercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza.
La potestà regolamentare spetta allo Stato e alle Regioni secondo le rispettive competenze legislative. È fatta salva la facoltà dello Stato di delegare alle Regioni l’esercizio di tale potestà nelle materie di competenza legislativa esclusiva. I Comuni e le Città metropolitane hanno potestà regolamentare in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite, nel rispetto della legge statale o regionale.
Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.
La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con individuazione di organi comuni.
Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro Stato, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato.
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Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: (… omissis…) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale; disposizioni generali e comuni per la tutela della salute, per le politiche sociali e per la sicurezza alimentare; (… omissis …).