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Renzi: Fondo sanitario 2016 a 111 miliardi. Chiamparino (regioni): non bastano!

Ma chi l’ha detto che la matematica non è un’opinione? Prendiamo i 111 miliardi che, secondo quanto dichiarato ieri dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel “question time” alla Camera, dovrebbero finanziare il Ssn nel 2016: per il capo del Governo, rappresentano il proverbiale bicchiere mezzo pieno, perché ce n’è uno in più rispetto a quanto stanziato quest’anno. «Dev’essere chiaro che sulla Sanità l’Italia non sta tagliando» ha detto Renzi in Aula «nel 2002 erano 75 i miliardi a disposizione del Fondo sanitario nazionale, nel 2013 sono diventati 106, nel 2014 109, quest’anno 110. Questa è la nostra base di partenza, sul resto confrontiamoci ma non raccontiamo che la Sanità viene tagliata perché in realtà si tratta dell’unico settore i cui fondi sono aumentati del 40%».

Per le Regioni, invece, 111 non può che essere un bicchiere mezzo vuoto. «La proposta di un miliardo in più, non mi sembra sufficiente» è il commento rilasciato nella serata di ieri dal presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino (che ha subito convocato per oggi una seduta straordinaria dei governatori) «anche alla luce dei rinnovi contrattuali dei medici e del personale sanitario che sono ancora in corso di trattativa. Mi riservo di approfondire il tema con i colleghi ma credo che sia urgente organizzare un incontro con il Governo per trovare un’intesa prima della definizione della Legge di Stabilità».

Sulla stessa linea il coordinatore degli assessori regionali al Bilancio, il lombardo Massimo Garavaglia: «Nell’accordo di luglio il Governo aveva scritto che il Fondo sanitario per il 2016 sarebbe stato di 113 miliardi» ha ricordato «ora sono 111 miliardi, quindi se ne tagliano due. Risultato, una serie di Regioni governate dal Pd andrà inevitabilmente in disavanzo, con l’innalzamento automatico dell’addizionale Irpef e Irap». Inoltre, ha osservato Garavaglia, «ci sono i costi dei farmaci innovativi, dagli antiepatite agli antitumorali, e le sentenze della Corte costituzionale che hanno sbloccato il rinnovo dei contratti».

E a proposito di contratti, tra gli impegni che le Regioni vorrebbero sbrigare in tempi brevi c’è il rinnovo delle due convenzioni ancora aperte, quella delle farmacie e dei medici di famiglia. Lo ha rivelato lo stesso Garavaglia (che ricopre anche l’incarico di presidente del Comitato di settore) a Sanità 24, in un’intervista pubblicata ieri sul sito web del giornale: «È nostra intenzione chiudere rapidamente» ha detto l’assessore alle Finanze della Lombardia «se possibile entro la fine dell’anno. Riprenderemo in mano i documenti al più presto e incontreremo le categorie, per chiudere rapidamente. Non ci dormiremo su». Le farmacie si sono già annodate il fazzoletto al dito. (AS)

01/10/2015 – Fedefarma

SANITA’: CHIAMPARINO SU INTERVENTO RENZI AL QUESTION TIME ALLA CAMERA

Roma, 30 settembre ‘15 (comunicato stampa) “Mi pare che nell’intervento del Presidente del Consiglio venga accolta la nostra richiesta di aumentare gli stanziamenti per la Sanità, in modo da permettere maggiori investimenti sull’innovazione delle tecnologie e dei farmaci. Proprio per questo siamo pronti a tutte le azioni per estendere i costi standard e quelle misure di appropriatezza che consentano di risparmiare risorse per investire e migliorare la qualità del sistema sanitario nazionale”, ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino.

“Dal punto di vista delle risorse – prosegue Chiamparino – l’impegno che il Governo si era assunto un anno fa con il Patto per la salute era di destinare 2 miliardi in più sul 2015 e 3 miliardi in più sul 2016, per un totale di 5 miliardi. Lo stanziamento per il 2015 è stato azzerato, sul 2016 mi pare di capire che la proposta sia di un miliardo in più, che non mi sembra sufficiente anche alla luce dei rinnovi contrattuali dei medici e del personale sanitario che sono ancora in corso di trattativa.

Mi riservo di approfondire il tema con i colleghi e credo tuttavia – ha concluso il Presidente della Conferenza delle Regioni – che sia urgente organizzare un incontro con il governo per trovare un’intesa prima della definizione della Legge di Stabilità”.

mercoledì 30 settembre 2015 – Regioni.it

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Redazione Fedaisf

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