Covid-19. La Cina ha brevettato il suo primo vaccino contro il Coronavirus
La Cina ha dato la sua prima approvazione a un possibile vaccino contro il Covid-19: è l’Ad5-nCoV, sviluppato da CanSino Biologics, in collaborazione con l’Istituto di biotecnologia dell’Accademia delle scienze mediche militari. L’azienda farmaceutica cinese secondo i media statali cinesi a marzo era stata la prima a portare un vaccino alla fase di sperimentazione.
Come la notizia della settimana scorsa sul vaccino sviluppato e registrato in Russia, anche quella di oggi va presa con molta cautela. Secondo i dati ufficiali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, né il vaccino registrato in Russia né quello brevettato da CanSino risultano tra i sei che oggi sono nella “fase 3” di sperimentazione, cioè la più avanzata e affidabile per valutarne l’efficacia, ma anche la più delicata.
Secondo i media statali cinesi, la “fase 3” della sperimentazione del vaccino brevettato dovrebbe iniziare questo mese in Arabia Saudita, mentre CanSino ha detto di essere in trattative con altri paesi – Russia, Brasile e Cile – per avviare ulteriori sperimentazioni.
Nel frattempo i titoli CanSino Biologics, in scia agli ultimi sviluppi, hanno avuto solidi guadagni alle Borse di Hong Kong (+13,90%) e Shanghai (+4,33%).
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Incorporated in 2009, CanSinoBIO (SHSE: 688185, HKEX:06185) commits to research, production and commercialization of innovative vaccines for China and global public health security. It possesses four integrated platform technologies including adenovirus-based vectors, conjugation, protein design and recombination and formulation. As of today, it has established a robust pipeline of 16 vaccines preventing 13 diseases, including a globally innovative Ebola virus vaccine approved in 2017 as well as the investigational Recombinant Novel Coronavirus Vaccine (Adenovirus Type 5 Vector). Additional information can be found online at www.cansinotech.com.
LE INFO SULLE RICERCHE
Le ricerche hanno coinvolto 320 “volontari sani” tra i 18 e i 59 anni di età, 96 dei quali hanno partecipato alla Fase 1 e 224 alla Fase 2. Secondo Xinhua, i risultati indicano che il vaccino ha effettivamente indotto nei volontari anticorpi neutralizzanti e ha dimostrato una “buona capacita’ di procurare una risposta immunitaria”.
DOVE SONO STATI CONDOTTO GLI STUDI
Gli studi sono stati condotti dall’Istituto di prodotti biologici di Wuhan e dall’Istituto di virologia di Wuhan sotto l’egida del Gruppo nazionale di biotecnologia della Cina (Cnbg), affiliato a Sinopharm, e dell’Accademia di scienze della Cina, scrive Agenzia Nova.
La fase 2 è utile a dimostrare la non tossicità e l’attività del nuovo principio attivo sperimentale.
Ci sono però ancora altri quesiti a cui bisogna dare una risposta: ma il farmaco quanto è efficace? Ha qualche beneficio in più rispetto a farmaci simili già in commercio? E qual è il rapporto tra rischio e beneficio?
Fase 3
A tutte queste domande si risponde con lo studio di fase 3 (o terapeutico-confermatorio). In questo caso non sono più poche decine i pazienti “arruolati”, ma centinaia o migliaia. L’efficacia del farmaco sui sintomi, sulla qualità della vita o sulla sopravvivenza è confrontata con un placebo (sostanza priva di efficacia terapeutica), con altri farmaci già in uso, o con nessun trattamento.
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