Pochi giorni fa (5 giugno 2014) abbiamo riportato un articolo dal significativo titolo “Perché il ruolo tradizionale dell’ISF diventerà presto obsoleto” a firma di Salvatore Ruggiero, pubblicato da DotNet.
L’articolo pone delle questioni, valuta dei problemi e trova delle soluzioni che sembrano seriamente documentate e preconizza l’imminente fine del ruolo dell’ISF, tradizionalmente inteso.
Dato che la forma può trarre in inganno e qualcuno potrebbe anche credere a quanto affermato, ci sembra utile riportare la nota di redazione a commento di quanto sostenuto dal Sig. Ruggiero, ed al suo evidente conflitto d’interesse.
N.d.R.: ovviamente il sig. Salvatore Ruggiero, autore della nota sopra riportata, è molto interessato al declino dell’ISF. E’ infatti animatore di Merqurio Networck, che fa capo al gruppo Merqurio il cui principale business è mettere “il multichannel al servizio delle aziende farmaceutiche”. Per fare questo mettono a disposizione dei loro clienti (le aziende farmaceutiche, appunto): editoria tradizionale & digitale, una “dear doctor letter”, email marketing, sondaggi e analisi di mercato, corsi ECM, rete di informazione scientifica conto terzi con ISF dotati di iPad, banche dati, Dott.Net.it piattaforma multimediale interamente dedicata a medici, farmacisti e operatori sanitari, agente remoto con attività di promozione o vendita di prodotti che sostituisce e/o integra quella delle aziende farmaceutiche, app. mobile, medical services con lo scopo di fornire informazioni medico-scientifiche, aggiornate e bilanciate secondo i principi di scientific engagement, phone-detailing che costituisce un’alternativa o un supporto alla visita degli ISF e consente ai manager di implementare i marketing plan e permette di eliminare le spese improduttive (lasciamo ai Colleghi immaginare l’oggetto di queste telefonate).
Come facilmente si può desumere dall’attività svolta da Merqurio, il sig. Ruggiero ha proprio tutto l’interesse al declino dell’ISF.
Il declino dell’ISF indubbiamente è reale e concreto, ma non per i motivi sostenuti dal sig. Ruggiero. Per esplicite dichiarazioni dei top manager di Farmindustria (Si veda:Come cambia l’informazione scientifica.20.09.2006 ), la strategia delle aziende farmaceutiche è cambiata dal 2007 in poi. Le strategie aziendali hanno sostanzialmente abbandonato la cosiddetta primary care, considerata poco remunerativa con l’introduzione dei generici, per puntare su prodotti biotecnologici, oncologici, specialistici che permettono enormi valori aggiunti e pochi costi fissi (ISF).
Questa strategia porta ai licenziamenti di massa degli ISF per mancanza di farmaci su cui fare informazione scientifica. La tecnologia digitale centra poco.
Se c’è un nuovo farmaco, con digitale o meno, l’informazione scientifica può essere fatta solo e unicamente con l’ISF.
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