"Banche del cordone ombelicale, sì definitivo anche dal Senato"
(la Repubblica: pag. 9 – 28 febbraio 2008)
Anche in Italia sarà possibile la conservazione autologa delle cellule e del sangue del cordone ombelicale e la presenza di biobanche private. Il Senato ha infatti approvato il testo, inviato dalla Camera, che permetterà di conservare i cordoni ombelicali in strutture pubbliche o private senza oneri per il SSN.
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"L’ospedale pubblico diventi Spa"
(Il Sole 24 Ore: pag. 12 – 28 febbraio 2008)
Il modello del SSN adottato in Italia è quello del National Health Service, vecchio, ma non da buttare, piuttosto da aggiornare per accrescere l’efficienza. Lo sostiene Giuseppe Rotelli, fondatore e Presidente del gruppo ospedaliero San Donato. Secondo Rotelli ‘l’innovazione potrebbe semplicemente consistere nel portare a trasparenza la gestione degli ospedali di proprietà pubblica, come lo è quella di tutti gli altri ospedali, trasformandoli in Spa, con tutti i vincoli e le libertà del Codice Civile’.
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RU486: probabile slittamento di 2 mesi per ostacolo UE
(Il Sole 24 Ore: pag. 1, la Repubblica: pag. 9 – 28 febbraio 2008)
A soli due giorni di distanza dal primo sì di AIFA per l’approvazione della pillola abortiva RU486, arriva la notizia che EMEA è pronta ad aprire un arbitrato nella procedura di mutuo riconoscimento del farmaco. Secondo fonti dell’azienda produttrice Exelgyn, l’Ungheria è stata esclusa dall’iter per l’approvazione della commercializzazione del medicinale perchè nel Paese non è disponibile una prostaglandina, da associare a RU486 per l’espulsione del feto, che in Italia è in commercio, ma registrato come anti-ulcera. Questo potrebbe ritardare l’immissione in commercio di un paio di mesi.
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Novartis: dubbi sulla pipeline
(International Herald Tribune: pag. 16 – 28 febbraio 2008)
Gli investitori si chiedono se il ridotto portafoglio di nuovi prodotti di Novartis potrà sostenere la ripresa dell’azienda nel 2008. Il titolo di Novartis, infatti, nel 2007 ha perso il 12% a causa dei ritardi nello sviluppo dei prodotti principali e del ritiro, negli USA, di Zelnorm (tegaserod), farmaco per il trattamento della costipazione idiopatica cronica. Nonostante la riduzione dell’organico e un aumento del dividendo, quest’anno le azioni dell’azienda sono scese del 10%. Mercoledì 27 febbraio il titolo ha registrato una perdita di 55 centesimi, chiudendo la seduta alla Borsa di Zurigo a quota 55,15 franchi svizzeri.
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"MolMed, l’IPO biotech"
(Il Sole 24 Ore Finanza & Mercati: pag. 43, Bloomberg Finanza & Mercati: pag. 19 – 28 febbraio 2008)
Si chiude oggi il collocamento presso investitori istituzionali e retail di MolMed. Il debutto in Borsa avverrà il 5 marzo. La capitalizzazione iniziale sarà compresa nel range di 224,6-287,3 mln. L’azienda ha in sviluppo diversi antitumorali. In fase più avanzata ci sono TK, terapia per rendere compatibile il trapianto nei casi di leucemia mieloblastica; Arenegyr, proteina ricombinante di fusione che agisce sui vasi sanguigni che alimentano le masse tumorali; M3TK, vaccino antitumorale basat