La spesa per farmaci biotecnologici ha raggiunto nel 2013 in Italia i 3,6 miliardi di euro, pari al 12,9% della spesa farmaceutica complessiva a carico del Ssn e il 34,5% della spesa per medicinali acquistati dalle strutture sanitarie, e un tasso di crescita, con riferimento a questi ultimi, in linea con l’andamento generale di mercato.
E’ quanto emerge dal primo rapporto di CeSBio (Centro studi e ricerche sulle biotecnologie sanitarie e settore biotech) nato dalla collaborazione tra il Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale (Cergas) dell’Università Bocconi, il dipartimento di Scienze del farmaco dell’Università del Piemonte Orientale e l’Associazione italiana per lo sviluppo delle biotecnologie (Assobiotec).
Il primo rapporto, basato per la parte quantitativa su dati Ims Health, è dedicato ai farmaci biotecnologici e alle politiche nazionali e regionali per il loro governo. Per quanto riguarda i farmaci biosimilari, questi hanno visto sensibilmente aumentare la propria quota di mercato a volumi e valori, raggiungendo complessivamente, nel 2013, il 28,3% del mercato di riferimento (molecole a brevetto scaduto) a volumi (1,3% nel 2009) e il 24,1% come spesa (1,3% nel 2009).
Barbara Di Chiara – 24 aprile 2014 – PharmaKronos