A fine anno il mercato complessivo della farmacia dovrebbe chiudere con una crescita a valori attorno all’1%, trainata principalmente dal comparto commerciale. E’ la stima proveniente da QuintilesIms sulla scorta delle rilevazioni relative al primo semestre, che vedono il canale crescere complessivamente dello 0,7%. L’incremento, dicono i dati, è il risultato del +2% fatto registrare dai segmenti della libera vendita e dall’invarianza del mercato etico (farmaci di fascia A e C), che chiude a giugno a -0,1%. «Nel reparto commerciale» spiega a Filodiretto Giorgio Cenciarelli, direttore Supplier services di QuintilesIms «mostrano una crescita interessante l’Otc, +3%, il segmento dell’igiene e bellezza, +1%, e soprattutto i nutraceutici, che mettono a segno un balzo del 7,5% e raggiungono un giro d’affari attorno ai 1.350 milioni di euro. La stima, per questo segmento, è che il fatturato arrivi a fine anno attorno ai 2.700 milioni, trainato soprattutto dalle performance di probiotici, tonici, integratori per il colesterolo e a base di minerali».
Degne di riflessione anche le stime di QuintilesIms sulla spesa per farmaci rimborsati: il mercato Ssn in farmacia, dicono le analisi, dovrebbe chiudere a fine anno di circa 400 milioni di euro sotto il tetto di riferimento per la convenzionata (8,9 miliardi), la spesa per gli acquisti di Asl e ospedali (cioè ospedaliera più distribuzione diretta, secondo la nuova ripartizione dei tetti) dovrebbe invece sfondare di circa 2 miliardi il proprio budget (7,7 miliardi). «Da quest’anno» conclude Cenciarelli «in questa voce di spesa rientra anche la dpc, che nei primi 6 mesi del 2017 cresce del 12,7% rispetto allo stesso periodo del 2016».