«Ci muoveremo con gli strumenti che abbiamo a disposizione, visto che l’industria farmaceutica da qualche anno non sta immettendo ritrovati e molecole nuove ed efficaci». L’associazione «Salute Salento» attacca: «Mai funzionato il comitato per le infezioni»
di Salvatore Avitabile 4 febbraio 2015 – CORRIERE DEL MEZZOGIORNO / Cronache
LECCE – In provincia di Lecce sono già quattro le vittime dell’influenza. Ed esplode la polemica. L’associazione «Salute Salento» attacca l’Asl. «Finora le direzioni sanitarie degli ospedali hanno fatto poco e niente. A novembre scorso, di fronte alle numerose segnalazioni di infezioni, il direttore sanitario Ottavio Narracci, ha rinnovato la composizione del Cio, il Comitato per le infezioni ospedaliere, comitato che è previsto dalle linee guida regionali in ogni ospedale, ma che, almeno all’ospedale Vito Fazzi, non ha quasi mai funzionato. Dopo una prima riunione di lavoro c’è stato il cambio di guardia ai vertici Asl», spiegano dall’associazione salentina molto attiva nel campo sanitario. Il commissario straordinario dell’Asl, Giovanni Gorgoni, ha chiesto ai cittadini di vaccinarsi ma nel Salento nel frattempo è caccia aperta ai batteri antibiotico-resistenti. «In cima alla lista dei batteri-killer la micidiale klebsiella , un super batterio il cui impatto è quasi raddoppiato negli ultimi anni in Italia. Ma a creare problemi negli ospedali ci sono anche l’Acinetobacter, le infezioni da Escherichia coli resistenti alle beta-lattamasi , le Candide e lo Stafilococco meticillino resistente (Rsa) . Colpiscono soprattutto pazienti anziani, immuno depressi dall’uso eccessivo di antibiotici ai quali il batterio è ormai diventato refrattario», fanno sapere dall’associazione. Che aggiunge: «Nelle scorse settimane proprio all’ospedale di Scorrano sarebbero morti 4 – 5 anziani a causa di complicanze legate a forme batteriche resistenti ai farmaci».
Il manager
Gorgoni ha spiegato: «In questi giorni il direttore sanitario Sanguedolce che ha esperienza di infezioni ospedaliere, incontrerà i direttori di presidio per fare il punto del controllo e quindi tracciare un piano di intervento e soprattutto di prevenzione. Gli ospedali sono posti in cui si utilizza l’antibiotico e in cui si sviluppano le resistenze più accanite. Il controllo delle infezioni ospedaliere è un asse portante della funzionalità dell’ospedale. Ci muoveremo con gli strumenti che abbiamo a disposizione, visto che l’industria farmaceutica da qualche anno non sta immettendo ritrovati e molecole nuove ed efficaci». Secondo l’associazione «Salute Salento», dunque, «il problema viene ricondotto alla possibilità di isolare i soggetti immuno-depressi ricoverati nei reparti di medicina e pneumologia, ma soprattutto nella terapie intensive e nelle rianimazioni, dove si fa largo uso di antibiotici». Quarto decesso per influenza H1N1 nella Asl di Lecce. Nel primo pomeriggio di oggi, all’ospedale di Scorrano, un uomo di 60 anni è deceduto per insufficienza respiratoria acuta. L’uomo è stato .
Il peggioramento
Il quarto decesso per influenza H1N1 nella Asl di Lecce è avvenuto nell’ospedale di Scorrano dove è morto un uomo di 60 anni per insufficienza respiratoria acuta. L’uomo è stato . Il 30 gennaio è arrivato l’esito positivo del test per influenza H1N1. Le condizioni si sono aggravate nei giorni seguenti: gli esami hanno messo in evidenza una broncopolmonite massiva bilaterale e l’ecmo era già pronta a intervenire. «Questo è il quarto decesso registrato in questa Asl per influenza H1N1», ha detto Giovanni Gorgoni. Resta invariato il numero complessivo di casi accertati di H1N1 (9 dall’inizio dell’emergenza). Continua intanto il blocco dei ricoveri per interventi programmati e la situazione nei sei ospedali del territorio è sotto controllo. La Asl rinnova ancora l’invito a effettuare il vaccino rivolgendosi al proprio medico di base. «È importante – afferma Gorgoni – che si vaccino soprattutto i bambini, i pazienti cronici e gli over 65».
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