Dal controllo sulle ricette mediche rimborsate dal S.S.N. (dal 2012 al 2014), è risultato che 482 medici (di Brindisi, Bari, Lecce e Taranto) hanno indebitamente prescritto farmaci – per ben 15.541 confezioni – arrecando un aggravio al bilancio dell’ASL di Brindisi per quasi 194.000 euro. Contravvenivano alle specifiche indicazioni terapeutiche approvate dall’A.I.F.A ed alle disposizioni dell’Assessorato alla Sanità per l’attuazione del piano di rientro.
18 settembre 2015 – l’immediato
E’ emerso che, nel prescrivere tali farmaci, molti medici contravvenivano alle specifiche indicazioni terapeutiche approvate dall’A.I.F.A (Agenzia Italiana del Farmaco) ed alle disposizioni dell’Assessorato alla Sanità per l’attuazione del piano di rientro nel settore sanitario della Puglia. Infatti, la prescrizione di alcuni “antiipertensivi” di costo elevato (“sartani in associazione”) e rimborsabili dal S.S.N., deve essere preceduta da una cura con farmaci contenenti il medesimo principio attivo ma non in “associazione fissa”, il cui costo è sensibilmente inferiore ai primi (di circa 1/3).
Dal controllo sulle ricette mediche rimborsate dal S.S.N. (dal 2012 al 2014), è risultato che 482 medici (di Brindisi, Bari, Lecce e Taranto) hanno indebitamente prescritto farmaci – per ben 15.541 confezioni – arrecando un aggravio al bilancio dell’ASL di Brindisi per quasi 194.000 euro. L’attività si è conclusa con la segnalazione alla Corte dei conti e all’Asl dei soggetti e delle somme da recuperare.
( … continua su l’Immediato – 18/09/2015)
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