“Burocrazia esasperata e appropriatezza prescrittiva”, i medici pugliesi scrivono ai responsabili regionali della Sanità
Giornale di Puglia – 14 marzo 2022
Si procura, così, un danno per il medico e per il malato bisognoso di cure; l’inappropriatezza prescrittiva, che la Regione Puglia invoca sistematicamente nel costante superamento della spesa farmaceutica prevista, non può essere liquidata semplicisticamente con disposizioni generiche dettate ai Direttori Generali di vigilare e ridurre la spesa farmaceutica. Meno che mai, col maldestro tentativo di individuare nel medico prescrittore il responsabile dello sforamento dei tetti di spesa farmacologica”. Così in una nota congiunta le sigle riunite dei medici della Puglia (FP CGIL Medici – SIMeT -SMI – SNAMI – UGS Medici).
“L’appropriatezza prescrittiva (che non riguarda solo la prescrizione di farmaci ma anche le prestazioni specialistiche e le lunghe liste d’attesa) – prosegue la nota – è un argomento estremamente serio ed importante, che merita riflessioni ed approfondimenti riguardanti tutte le componenti del Servizio Sanitario Regionale”.
“I medici non negano il problema ma temono la verifica dell’appropriatezza sia basata non solo sul numero dei farmaci ma sulla tipologia di farmaco prescritto per una determinata patologia per ogni paziente preso in carico. Siamo, per questo, del parere che non possono ricadere sul medico le inefficienze del sistema.
Per queste ragioni riteniamo indispensabile un confronto per trovare soluzioni serie al problema della cosiddetta appropriatezza prescrittiva proponendo fin d’ora un tavolo tecnico ad hoc che veda coinvolte le OO.SS. ed esperti regionali del settore. Siamo pronti, in modo costruttivo, a dare il nostro contributo onde evitare che si arrivi a inutili contenziosi”, conclude la nota.
LA LETTERA
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