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Proton, storia di un “ricostituente” di successo

La Storia di un Eccellenza Farmaceutica Italiana. Un viaggio attraverso l’epoca d’oro della farmaceutica italiana, esplorando l’innovazione e la longevità del Proton, creato da Camillo Rocchietta

Il Proton: La Storia di un Eccellenza Farmaceutica Italiana. Un viaggio attraverso l’epoca d’oro della farmaceutica italiana, esplorando l’innovazione e la longevità del Proton, creato da Camillo Rocchietta.

Alessandra today – 3 agosto 2024

Il Proton: La Storia di un Eccellenza Farmaceutica Italiana

Il Proton è un prodotto farmaceutico che ha lasciato un segno indelebile nella storia della medicina e della pubblicità farmaceutica. Questo articolo esplora la sua affascinante storia, dalla sua creazione alla sua lunga vita commerciale, fino al suo impatto culturale e sociale.

L’Inizio di un’Era

La storia del Proton inizia agli albori del XX secolo grazie all’iniziativa di Camillo Rocchietta, un pioniere nel campo della farmaceutica. La produzione del Proton ebbe inizio in un periodo in cui la medicina moderna stava facendo grandi passi avanti, e Rocchietta seppe cogliere l’opportunità di creare un prodotto innovativo.

Un Prodotto di Lunga Vita

Il Proton ha avuto una vita commerciale straordinariamente lunga, continuando a essere prodotto per ben 55 anni fino alla morte di Camillo Rocchietta nel 1965. Questo longevità è un testamento della qualità e dell’efficacia del prodotto, che ha saputo conquistare la fiducia di medici e pazienti.

L’Innovazione nella Pubblicità

Uno degli aspetti più interessanti della storia del Proton è la sua pubblicità. Nella prima metà del ‘900, artisti famosi si dedicarono alla creazione di campagne pubblicitarie per il Proton, rendendolo un caso unico nella storia della pubblicità farmaceutica. Queste campagne non solo promuovevano il prodotto, ma lo facevano in modo creativo e artistico, contribuendo a costruire il suo marchio e la sua reputazione.

Testimonianze di un’Epoca

Numerose testimonianze di persone che hanno utilizzato il Proton raccontano di come il prodotto fosse consigliato dai medici dell’epoca per varie condizioni di salute. Queste testimonianze, raccolte anche nella regione dell’Astigiano, offrono uno spaccato di vita reale e ci riportano indietro nel tempo, facendoci capire l’importanza che il Proton aveva nella vita quotidiana delle persone.

L’Eredità del Proton

Oggi, il Proton è ricordato come un simbolo di innovazione e qualità nella farmaceutica. Anche se non è più in produzione, la sua storia continua a vivere attraverso le testimonianze e i racconti di chi l’ha conosciuto e utilizzato. Il Proton rappresenta un pezzo importante della storia medica e culturale, un prodotto che ha saputo attraversare decenni mantenendo sempre alta la sua reputazione.

Conclusione

La storia del Proton è una testimonianza dell’ingegno e della dedizione di Camillo Rocchietta e di tutti coloro che hanno contribuito al suo successo. Questo prodotto non solo ha migliorato la vita di molte persone, ma ha anche lasciato un segno indelebile nella storia della farmaceutica. La sua longevità e la sua pubblicità innovativa ne fanno un esempio affascinante di come un prodotto possa diventare parte integrante della cultura e della società.


Fonti e Approfondimenti

Per ulteriori dettagli sulla storia del Proton e su Camillo Rocchietta, è possibile visitare il sito Pralymania.


Note:

Camillo Rocchietta nacque a Sampeyre in Val Varaita, (CN), il 14 settembre 1884, primo di cinque figli. Compì gli studi superiori in collegio a Saluzzo, quindi si iscrisse alla Facoltà di Farmacia di Torino. Nel 1908 acquistò la vecchia farmacia Allemandi, in via del Duomo 5, a Pinerolo.

Fu proprio nella sua bottega di farmacista che, verso il 1910-11, nacque il Proton, ricostituente per bambini e adulti che sarebbe diventato la prima specialità medicinale italiana ad essere lanciata, prima in Italia e poi nel mondo, con una pubblicità incisiva ed originale.

Il Proton consisteva in uno sciroppo di gusto gradevole, a base di ferro, potassio, iodio e fosforo, aromatizzato con olio essenziale di mandarino; non conteneva additivi, ma solo il comune zucchero bianco (saccarosio) come conservante; di qui il gusto dolce che piaceva ai bambini. Il nome indica che agisce sul protoplasma delle cellule. Gli effetti benefici, ottenuti presso i clienti della sua farmacia, indussero il dottor Rocchietta a sperimentare e far conoscere il suo preparato ad una cerchia più vasta di popolazione.

Da Pinerolo il “Proton” si diffuse rapidamente in tutta Italia; i primi avvisi pubblicitari uscirono sulla “Lanterna Pinerolese” e sull’“Eco del Chisone”, per poi estendersi ai principali quotidiani e settimanali.Occorre tener presente che, all’epoca, la maggior parte della popolazione non mangiava carne tutti i giorni, e quindi un ricostituente a base di ferro era particolarmente utile nei casi di anemie secondarie.

L’aumento della richiesta di “Proton” rese necessaria la costruzione di un apposito stabilimento. Il “Proton” era esportato in 52 paesi, soprattutto dove più numerosi erano i nostri connazionali. Arrivò persino in Australia, dove fu concessa la licenza di fabbricazione.

Sulla porta del suo studio-biblioteca, aveva affisso una targa in pelle, con la scritta, in greco “Ψυχῆς ἰατρεῖον”, in caratteri dorati “Psychès iatreion”, che significa “la cura dell’anima”, motto greco (biblioteca di Alessandria) presente sulla facciata laterale della prima sede della Biblioteca Civica Bertoliana, il Palazzo del Monte a Vicenza, quando nel 1708 aprì una delle prime biblioteche pubbliche del mondo

Durante i bombardamenti di Torino nel 1943 il nuovo stabilimento andò distrutto. Nel dopo guerra la produzione fu riavviata a Pinerolo ma il mercato farmaceutico era completamente cambiato e la storia del Proton si chiuse con la morte di Camillo Rocchietta, avvenuta il 13 agosto 1965

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Redazione Fedaisf

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