Produzione industriale ancora in calo in Toscana. Nel secondo trimestre del 2012 il rallentamento ha toccato quota – 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ancor piu’ negativo il dato relativo al fatturato che segna – 6,1%, con un calo del 3,5% rispetto anche ad un primo trimestre dell’anno gia’ in presante frenata. I dati fortemente allarmanti, presentati nell’ambito dell’indagine congiunturale sul manifatturiero di Confindustria Toscana e Unioncamere, riflettono il rallentamento dell’economia a livello mondiale, la contrazione nell’eurozona e la recessione interna al paese. A tenere, nel suo complesso, e’ solo il mercato estero, anche se, a ben guardare, gli ordinativi sono fermi da un anno. Tra i comparti si salva solo il settore pelli e cuoio, che mostra un incremento tendenziale del + 3,4%. Cali piu’ contenuti nell’alimentare e nelle calzature. Tre i comparti che segnano le peggiori performance: il tessile (-11,6%), il legno (-11%) e la farmaceutica (-10,6%)L’occupazione cresce dell’1% al netto della Cassa integrazione. A soffrire di piu’ sono tutte le aziende, ma in particolare le piccole e quelle grandi con oltre 200 addetti.Sul fronte delle aspettative il futuro e’ plumbeo. Il Presidente di Confindustria Toscana, Pierfrancesco Pacini, si allinea a Squinzi: ‘La ripresa? Non prima del 2015’
SVIZZERA
Produzione industriale in crescita (ma non per tutti) nel secondo trimestre
Alcuni settori, come il farmaceutico (+ 17,8%) e l’orologiero/elettronico, hanno fatto meglio degli altri
NEUCHÂTEL – L’industria svizzera ha vissuto un second