«Bisogna chiedere allo Stato e alle Regioni di non proseguire con una politica di depauperamento dei finanziamenti alla Sanità»: lo ha detto ieri a Roma il presidente della Farmindustria, Sergio Dompé, commentando la questione dei prezzi dei farmaci generici a margine della presentazione del Rapporto sulle biotecnologie in Italia. «Credo» ha aggiunto «che oggi debba fare un piccolo sacrificio l’industria, cosa che ha fatto», sacrifici ne faranno i cittadini, che dovranno pagare «una partecipazione modesta, di un euro o un euro e mezzo», ma Stato e Regioni devono fare la loro parte. La «ricetta», secondo Dompé, «è l’appropriatezza, a partire dalle pensioni», nelle quali «l’Italia spende il 20% in più rispetto all’Europa, mentre spende il 15% in meno nella sanità e mediamente il 30% in meno per i farmaci». Per Dompé «il nostro sistema farmaceutico è, in Europa, quello che i costi più bassi per lo Stato e per i cittadini». Ultimamente, ha aggiunto, «sono stati fatti dei tagli a livello di rimborsi che in qualche caso non riescono a coprire i costi di produzione dei farmaci in Europa»: se i tagli dovessero essere mantenuti o allargati, ha detto ancora, «si metterebbe a rischio la possibilità di continuare con gli stabilimenti italiani. Questo, strategicamente, sarebbe un errore gravissimo: andremmo a regalare la nostra capacità produttiva a sistemi che hanno costi molto inferiori ai nostri».
Farmacista33 – 5 maggio 2011
Dompé, Tremonti conosce nostri problemi
Vediamo cosa accadrà alla ricerca con decreto sviluppo
"Sicuramente il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, conosce tutti" i nostri "problemi e staremo a vedere cosa uscirà dal decreto sullo sviluppo",i