Dall’inizio del mese, negli USA il prezzo dei farmaci di Pfizer sarebbe aumentato di circa il 9%. Si tratta del secondo incremento che il colosso americano ha fatto registrare nel corso di quest’anno. L’aumento è stato reso noto da un investitore di Morgan Stanley, secondo il quale gli aumenti non rifletterebbero nessuno sconto.
Dal 2012, Pfizer ha costantemente aumentato il prezzo dei suoi farmaci, facendo incrementare di 1,07 miliardi di dollari le entrate di ogni trimestre. Un’operazione che ha consentito al colosso americano di far fronte all’ingresso dei generici nel mercato. In particolare, dal 1 giugno Pfizer avrebbe aumentato il prezzo, negli USA, di 100 suoi prodotti, alcuni con un più 20% sul prezzo precedente.
Tra i farmaci interessati finora agli incrementi di prezzo ci sono Lyrica, il cui costo sarebbe aumentato del 9% in almeno un’altra occasione precedente, mentre il prezzo del Viagra sarebbe aumentato del 13%. Ibrance, il medicinale contro il cancro del seno che rallenta la progressione della malattia per almeno nove mesi, ha visto un incremento di prezzo del 5%. I medicinali che sono aumentati di più, invece, con un incremento del 20%, sono stati l’anticonvulsivante Dilantin, la terapia ormonale Menest, il farmaco contro l’angina Nitrosat, quello contro i battiti cardiaci irregolari Tykosyn, e l’antibiotico Tygacil.