E’ stato firmato, il 18 Dicembre scorso, il nuovo contratto collettivo nazionale della categoria dei chimici. Come possiamo, noi ISF, valutare questo nuovo punto d’incontro tra le esigenze delle organizzazioni dei datori di lavoro e quelle dei lavoratori?
Prima di rispondere a questa domanda è necessario sottolineare come l’iter di approvazione di questo contratto si sia concluso, prima della naturale scadenza del precedente, senza evidenza di tensioni tra le organizzazioni sindacali e la controparte. A conferma di un clima disteso tra le parti e dell’abilità dei negoziatori nel condurre in porto, in momenti di crisi come quelli attuali, trattative complesse.
I profondi mutamenti economici e sociali degli ultimi tempi, invece, avrebbero fatto prevedere una fase di confronto, tra posizioni così diverse e contrapposte, un poco più lunga ed articolata.
Dopo oltre un mese, a mente fredda, è possibile tentare di sviluppare adesso un’analisi tecnica di ciò che andremo ad affrontare nel futuro.
Vorrei partire da un aspetto che personalmente ritengo possa fare chiarezza su cosa potremo aspettarci: una norma transitoria in materia di assorbimento dei minimi contrattuali che recita testualmente “Le Parti condividono l’opportunità che gli incrementi dei minimi contrattuali definiti con il presente rinnovo non siano assorbiti se non in presenza di clausole di assorbimento che qualifichino le somme riconosciute aziendalmente come anticipazione sui futuri aumenti contrattuali”. Quindi l’aumento dei minimi contrattuali, l’unica cosa oggi che, dopo l’abolizione della scala mobile e la scomparsa dall’orizzonte sindacale dal tentativo di recuperare il “fiscal drag”, permetteva al nostro stipendio di galleggiare sopra l’inflazione, adesso potrebbe essere riassorbito. Lo faranno davvero? Abbiamo un precedente a cui fare riferimento: l’elemento aggiuntivo della retribuzione (EAR). Infatti il precedente contratto recitava: “A decorrere dal 1° Gennaio 2008, al personale inquadrato ai sensi dell’art. 4 nella categoria B, tenuto conto della non applicabilità della disciplina legislativa e contrattuale in materia di lavoro eccedente e/o straordinario, verrà erogato un Elemento Aggiuntivo della Retribuzione pari ad Euro 90”.
La stragrande maggioranza degli ISF però non ha mai visto il colore di quei soldi. Ciò nonostante con il nuovo contratto questa voce è stata aumentata a 100 euro che continueremo a non ricevere perché riassorbiti dal superminimo. Con il nuovo contratto la stessa sorte si avrà anche per i quadri il cui EAR passerà da 172 a 190 euro, ma anch’esso per la prima volta avrà la clausola di riassorbimento….Se tanto mi da tanto, c’è poco da sperare.
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