In cambio di massicce prescrizioni di Binocrit e di Omnitrope i medici coinvolti ottenevano dagli informatori regali di ogni genere: viaggi, notebook, gioielli e contributi alle associazioni.
by Redazione – giugno 18, 2015 – quelli che la farmacia magazine
Le indagini sul caso sono state chiuse a maggio del 2012 e hanno coinvolto 48 persone tra informatori farmaceutici della multinazionale e medici compiacenti di vari ospedali italiani.
La vastità dell’operazione coordinata dalla Procura di Busto Arsizio attraverso il sostituto procuratore Mirko Monti, titolare dell’indagine, vede coinvolti ex informatori della Sandoz Novartis, multinazionale del farmaco che ha una sede a Origgio, e medici di molti ospedali in tutta Italia.
Secondo quanto riportato dalle indagini condotte dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri e dalla Procura, è stato accertato che in cambio di massicce prescrizioni di Binocrit e di Omnitrope i medici coinvolti ottenevano dagli informatori regali di ogni genere: viaggi, notebook, gioielli e contributi alle associazioni.
Dai tre ai diecimila euro, formalmente erogati quali compensi per consulenze: si legge nelle informative della Sandoz.
Il castello accusatorio nelle mani del Gup Luca Labianca, ipotizza questi reati: associazione per delinquere, alla corruzione, istigazione alla corruzione, distribuzione e somministrazione di farmaci in modo da arrecare pregiudizio alla salute pubblica, concussione, frode ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, falsità in atti, comparaggio.
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