by Redazione – marzo 18, 2013 – Quelli che la Farmacia Magazine
MANDELLI (FOFI): “IL 50% DEI PUNTI VENDITA VIVE UNA SITUAZIONE DI SOFFERENZA E CON IL CALO DEGLI UTILI INIZIANO A VERIFICARSI ANCHE I LICENZIAMENTI” MOLTI CERCANO DI APRIRE UNA PARAFARMACIA, UN SETTORE IN ESPANSIONE
Milano Troppi laureati per poche farmacie. Oltretutto messe a dura prova dal calo dei fatturati, causato dai prezzi dei medicinali sempre più bassi e dai consumi in caduta libera (anche di quelli sanitari). Il risultato è che sempre più dottori puntano su altre strade, come l’apertura di parafarmacie. «I margini sono diminuiti moltissimo», spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma. «In primo luogo, per la riduzione dei prezzi dei medicinali che hanno registrato un -26% negli ultimi cinque anni». Complice anche una maggior diffusione della fascia dei generici. «Ma a indebolire il comparto sono state anche le recenti manovre governative e da ultimo è intervenuta la distribuzione diretta dei farmaci da parte delle strutture pubbliche», prosegue Racca. Oltre alla fase di crisi che ha portato gli utenti a risparmiare anche sui prodotti sanitari ritenuti non indispensabili. Il tema disoccupazione è entrato, dunque, anche in un settore considerato storicamente privilegiato. «E’ vero che con le liberalizzazioni apriranno 5mila nuove strutture, ma è anche vero che iniziano a verificarsi le prime chiusure», aggiunge il presidente di Federfarma. È recente, ad esempio, la notizia del fallimento di quattro farmacie nel napoletano e di una a Udine. L’auspicio è avere maggiori sicurezze dal prossimo governo: «Per assumere occorre avere un minimo di certezze e quindi anche delle risposte sicure», specifica Racca. L’associazione preme da tempo, in particolare, per il passaggio a una nuova remunerazione, basata su una quota fissa per ciascuna confezione di farmaco e una ridotta percentuale sul prezzo. Un altro tema centrale è “il rinnovo della convenzione tra Stato e farmacie che aspettiamo da diversi anni”. A fare eco a Racca è Andrea Mandelli, presidente della Fofi (Federazione degli ordini dei farmacisti italiani). «Il 50% delle farmacie vive ormai una situazione di sofferenza e con il calo degli utili è inevitabile che inizino a verificarsi anche i licenziamenti. L’emergenza occupazionale è ormai un dato di fatto da almeno due anni». Una conferma arriva dai dati rilasciati dalla Federazione degli ordini della Lombardia relativi al numero di candidature pubblicate nel loro sito di ricerca e offerta di lavoro: a maggio 2012 sono