Il patto: si faranno carico anche dei malati non gravi di diabete
Più farmaci generici e un’azione di prevenzione forte, incisiva. Questi gli obiettivi dell’accordo siglato ieri, nella sede di via dei Toscani, tra la Asl di Mantova e i rappresentanti sindacali di circa trecento medici di base. Tutti convenzionati. «L’uso del generico – ha spiegato la dottoressa Emanuela Vetturelli – serve a portare la spesa sanitaria a livelli più accettabili. Vogliamo risparmiare risorse per l’acquisto di farmaci costosi e indispensabili per curare pazieti affetti da patologie gravi». Hanno firmato il contratto il direttore generale della Asl, Pier Mario Azzoni, e i segretari provinciali di Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani), Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia); Fimp (Federazione italiana medici pediatri) e Smi (Sindacato dei medici italiani). I medici coinvolti nell’iniziativa sono tutti mantovani e non hanno più di sessantacinque anni.
Il neonato contratto aziendale, in sostanza, prevede che i medici si attivino principalmente su due fronti: prescrizione e prevenzione.
Oltre a orientarsi sui farmaci generici, dovranno anche farsi carico di quei pazienti diabetici che non presentano particolari complicanze. «Qualora ci si trovasse di fronte a una forma di diabete complessa – ha spiegato la dottoressa Vetturelli – il caso passerebbe automaticamente agli specialisti del centro diabetologico». La collaborazione con i medici specializzati, quindi, è parte integrante dell’accordo siglato.
E in tema di prevenzione quali saranno le novità? Molte. I medici si impegneranno prima di tutto nella difesa delle patologie cardiocerebrovascolari, come ictus e infarti. In che modo? I pazienti saranno sottoposti a una ‘carta del rischio’ che ne misurerà il livello di predisposizione. A seconda dei risultati, saranno presi i provvedimenti più opportuni.
Solo se lo vorranno, inoltre, i medici di base potranno aderire a un progetto che coinvolge anche gli oncologi. In tal caso avranno la possibilità di prendere in cura una donna a cui è stato diagnosticato un tumore alla mammella, ma che è già uscita dalla fase di terapia. La paziente in questione, in pratica, dovrà essere sottoposta a controlli periodici (follow up) per valutare l’andamento della malattia e il pericolo di ricadute.
I pediatri, invece, oltre a prescrivere farmaci generici, si occuperanno dei piccoli pazienti a rischio obesità. Spetterà a loro educarli a uno stile di vita corretto a un regime alimentare sano.
«L’obiettivo del contratto – ha aggiunto la Vetturelli – è quello di responsabilizzare il medico di base e ridurne l’inappropriatezza attraverso la collaborazione con gli specialisti». Il personale che ha siglato l’accordo con la Asl è composto da circa 250 medici generici e 43 pediatri. Tutti mantovani. «Gli accordi aziendali hanno dimostrato che collaborare ha sempre giovato – ha concluso la Vetturelli – e siamo pronti a scommettere di nuovo».
Roberta Marcuccilli
Gazzetta di Mantova del 12/08/2008 ed. Nazionale p. 10
af