VERONA – «Sì, è ufficialmente intervenuta la prescrizione». La sentenza giungerà a gennaio, ma il verdetto è già stato preannunciato ieri dal procuratore Guido Papalia: per i 32 imputati del cosiddetto processo «Glaxo- bis», verrà decretato il proscioglimento per intervenuta prescrizione.
Il reato di comparaggio (regali o denaro ai camici bianchi in cambio della prescrizione di farmaci) si prescrive in quattro anni e mezzo e, siccome i fatti contestati risalivano a fine 2002, il termine massimo ammesso dalla legge è scaduto. Traduzione: la sentenza del processo in corso davanti al giudice monocratico Giuditta Silvestrini, è – di fatto – già scritta. A meno che non siano gli stessi imputati a scegliere di non avvalersi della prescrizione: nel corso della precedente udienza in aula, però, soltanto un legale ha annunciato che il proprio assistito sta «valutando di farsi processare ugualmente per ottenere un’assoluzione nel merito». Tutti gli altri avvocati, invece, dovrebbero sollecitare durante la prossima seduta l’assoluzione per prescrizione.
Un rischio, questo, che non incombe invece sul cosiddetto «primo» filone del processo, quello che vede 43 persone dover rispondere, a vario titolo, dei reati di corruzione e associazione a delinquere. Ieri, davanti al collegio presieduto dal giudice Dario Bertezzolo, è andato tutto secondo previsioni: come già noto da diversi mesi, infatti, il Tribunale attende in merito un pronunciamento da parte della Cassazione e l’unica decisione possibile, ieri, era quella di un rinvio a lungo termine per dar modo alla Suprema corte di decidere sul ricorso presentato dal procuratore Papalia. Risultato: se ne riparlerà tra poco meno di un anno, a metà ottobre 2008. Tempi della giustizia permettendo….
La. Ted. Corriere di Verona del 30/11/2007 ed. VERONA p. 8