I risultati di un sondaggio condotto dalla Kaiser Family Foundation aggiunge ‘carne al fuoco’ nel vivace dibattito in atto negli Stati Uniti, come in Europa: i crescenti costi dell’assistenza sanitaria e la ‘colpa’ che le aziende farmaceutiche hanno nell’alimentare questa tendenza.
La maggior parte dei 1.200 adulti interpellati per il sondaggio è infatti convinta che l’azione di governo contro i prezzi dei medicinali dovrebbe essere una priorità assoluta per il presidente e il congresso americani, che le società produttrici di farmaci spendono troppi soldi per il marketing e che (67%) hanno molta influenza sui farmaci che i medici scelgono di prescrivere.
I risultati fanno luce anche su quanto spesso i pazienti discutano di farmaci visti nelle pubblicità con i loro medici. Il 28% degli intervistati ha detto di averlo fatto. Il 12% ha affermato che il loro curante gli ha prescritto un prodotto che avevano chiesto di avere dopo aver visto uno spot, mentre il 14% ha raccontato che il medico gli ha raccomanda un farmaco diverso.
Infine, il 15% si è visto piuttosto consigliare un cambiamento di stile di vita. Il 71% ha assicurato di non aver mai parlato con il proprio medico di un farmaco su prescrizione dopo aver visto un annuncio pubblicitario.
(B.D.C. – 10 novembre 2015 – PharmaKronos)
Notizie correlate: Poll Finds Nearly Three Quarters of Americans Say Prescription Drug Costs Are Unreasonable, and Most Blame Drug Makers Rather Than Insurers for the Problem
Stati Uniti, i medici dell’Ama contro la pubblicità dei farmaci etici
USA. Sempre più difficile per gli ISF incontrare i medici.
Mmg inglesi chiudono a informatori, Brignoli (Simg): errore, informazione indipendente è utopia
Francia. Un nuovo statuto per regolare l’attività degli Informatori Scientifici
Snami Abruzzo: Mmg spiati da tablet e iphone, informatori li spengano
Il numero di ISF è diminuito del -1,2% a livello mondiale nel 2013