Di sicuro c’è solo che il governo ha fatto una manovra. Quali misure preveda la suddetta resta invece ancora da capire. Quel che era certo ieri non lo è più oggi, e domani probabilmente sarà già dimenticato. Lunedì, alla conclusione del vertice di Arcore, avevamo appreso che per far quadrare i conti si era deciso di fare un taglietto alle pensioni, prendendosela con chi ha riscattato laurea e naja. Ma dopo le proteste di chi aveva pagato fior di bigliettoni per andare a riposo qualche anno prima, la norma è passata in cavalleria e ora non è noto come sarà tappato il buco apertosi con il ripensamento. A dar retta agli spifferi del ministero dell’Economia, starebbe riprendendo quota l’idea di innalzare di un punto l’Iva sui prodotti di massa, passando dal 20 al 21%, che in principio era spuntata come alternativa alla supertassa sui redditi oltre i 90mila euro. Non è detto però che sia davvero questa la soluzione: il governo ha a disposizione ancora parecchi giorni per tirar fuori un coniglio dal cappello delle imposte. È possibile dunque che di qui al giorno della presentazione delle proposte definitive ci sia qualche altra sorpresa o – per meglio dire – invenzione. […omissis]
Maurizio Belpietro – 1 settembre 2011 –