NewsNote di redazione

Patrizia Cavazzoni, ex alto funzionario della FDA, è il nuovo CMO di Pfizer. N.d.R.

Pfizer ha annunciato la nomina di Patrizia Cavazzoni come nuovo Chief Medical Officer (CMO). Cavazzoni arriva dalla FDA, dove ha ricoperto il ruolo di Direttore del Center for Drug Evaluation and Research (CDER) dal 2021 fino a metà gennaio 2025. Il suo ingresso in Pfizer segna un importante cambiamento strategico per l’azienda farmaceutica, che la vedrà riferire direttamente a Chris Boshoff, recentemente promosso a capo della R&S e scienziato di punta di Pfizer.

Prima di intraprendere la carriera alla FDA nel 2018, Patrizia Cavazzoni ha accumulato una vasta esperienza in alcune delle maggiori realtà farmaceutiche globali, tra cui Eli Lilly, Sanofi, e Pfizer. La sua esperienza nel settore regolatorio e nella gestione di processi complessi la rende un’importante risorsa per il futuro di Pfizer.

Con il suo ingresso in Pfizer, Cavazzoni porterà una visione globale e un approccio scientifico che contribuiranno alla crescita e all’innovazione della compagnia. La sua esperienza precedente alla FDA e nelle principali aziende farmaceutiche la metterà in una posizione ideale per supportare la missione di Pfizer nella ricerca, nello sviluppo e nell’approvazione di nuovi trattamenti.

Con questa nomina, Pfizer dimostra il suo impegno nel rafforzare la leadership scientifica e regolatoria all’interno dell’azienda, puntando a crescere in modo sostenibile e innovativo nei prossimi anni.


In un Comunicato Pfizer dice: La Dott. ssa Cavazzoni è stata recentemente Direttrice del Center for Drug Evaluation and Research (CDER) presso la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, dove ha garantito la disponibilità di medicinali sicuri ed efficaci e ha guidato le decisioni normative e politiche sui medicinali da prescrizione e da banco. Sotto la guida della Dott. ssa Cavazzoni presso il CDER, si è verificata un’innovazione significativa nella valutazione e nella ricerca sui farmaci, con un’attenzione particolare al progresso delle iniziative di salute pubblica.

Notizie correlate: Pfizer Announces New Chief Medical Officer


N.d.R.:

Il fenomeno delle “Porte Girevoli” o “Revolving Doors” o “Pantouflage”

Il fenomeno delle porte girevoli, conosciuto anche come revolving doors, è una delle più sottovalutate pratiche capaci di originare gravi casi di conflitto d’interessi. Si tratta di un fenomeno molto problematico che può seriamente compromettere l’integrità delle istituzioni, dando luogo a favoritismi, privilegi e rendite di posizione, e minando il funzionamento dei processi democratici e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Per revolving doors si intende il passaggio di politici come ex ministri, parlamentari, sotto-segretari, così come di funzionari di enti di regolamentazione e manager di società pubbliche, dal ruolo pubblico a un incarico dirigenziale presso un ente privato o società partecipata (e viceversa).

Qual è il problema? Il transito diretto dal settore pubblico al settore privato, oltre a impoverire la P.A. (che ha investito per formare risorse proprie), fa sì che il politico o il funzionario pubblico possa portare con sé informazioni preziose e avvalersi di una rete di relazioni che potrebbero avvantaggiare l’azienda o l’ente privato in cui è chiamato a svolgere il nuovo ruolo, compromettendo la neutralità del mercato.

Questi passaggi sono problematici tanto più se avvengono nei settori direttamente collegati all’attività o al ruolo ricoperto dal politico o dal funzionario durante il suo precedente incarico: le aziende private sono pronte ad accoglierlo e ben felici di poter accedere al suo prezioso “bottino” di contatti influenti e di informazioni riservate, soprattutto se il passaggio avviene da un ente regolatorio e di controllo ad un’azienda che era controllata dall’ente di provenienza del funzionario.

L’industria trae benefici evidenti nel reclutare o lavorare con individui provenienti da una carriera governativa: Accesso diretto all’ente controllore; Politiche pubbliche e regolamentazioni favorevoli; Informazioni riservate che non siano di dominio pubblico

In molti paesi è una pratica vietata o per lo meno viene previsto un periodo di “raffreddamento” che va da un minimo di un anno fino a un massimo di tre anni a seconda dell’incarico che si è ricoperto.Tuttavia, il diritto in materia varia drasticamente a seconda dei Paesi.

L’obiettivo ultimo è evitare che le porte girevoli possano dare luogo a privilegi e rendite di posizione che potrebbero facilitare un attore a svantaggio di tutti gli altri. L’Italia ha adottato una posizione rigorosa contro il pantouflage. Con l’introduzione della legge anticorruzione e la successiva implementazione del PNA 2022-2024, l’accento è stato posto sulla prevenzione della corruzione.

In caso di violazione delle norme sul pantouflage, le sanzioni possono includere: nullità dei contratti stipulati in violazione del divieto; divieto per le aziende di contrattare con le pubbliche amministrazioni per tre anni; restituzione dei compensi percepiti.

Notizie correlate: Linee Guida emanate da ANAC sul pantouflage

Redazione Fedaisf

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