Confiscati oltre 1 milione e 700 mila euro tra denaro e patrimoni di Guido Fanelli, il medico accusato di aver speculato sui malati e arrestato dai Nas di Parma dopo le indagini dell’operazione pasimafi la scorsa primavera. Operazione che ha portato a una bufera istituzionale, anche nell’Università di Parma, con le dimissioni del rettore Borghi.
Il patrimonio di Fanelli sequestrato sarebbe frutto di peculato e concussione. Il Nas ha accertato che Fanelli aveva destinato a fini privati somme derivanti dal pagamento delle quote d’iscrizione a master universitari, delle quali l’indagato aveva la disponibilità in quanto direttore della scuola di specializzazione presso l’Università. Il sequestro in fase esecutiva ha interessato liquidità, conti correnti, beni mobili e immobili come autovetture, yacht, appartamenti, infine conti correnti riferibili a due società di comodo.
Mercoledì 10 gennaio è stato eseguito il sequestro preventivo emesso dal Gip del Tribunale di Parma, su richiesta della Procura.
“L’attuale provvedimento impositivo – spiega una nota del Nas – scaturisce dalla valorizzazione e dall’integrazione degli elementi acquisiti nelle fasi successive all’esecuzione della misura cautelare e si basa su risultanze investigative che hanno consentito di acclarare, a carico del dirigente medico, la avvenuta percezione di grosse somme di denaro quale prezzo di condotte corruttive poste in essere a illecito vantaggio di importati imprese farmaceutiche”.