L’EFSA European Food Safety Authority sulle specie botaniche contenenti derivati idrossiantracenici, con la pubblicazione sul suo giornale il 23 maggio, scrive di non essere in grado di valutare la sicurezza delle preparazioni a base di antrachinoni sulla base degli studi che sono stati effettuati.
https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.2903/j.efsa.2024.8766
Ribadisco i miei seri dubbi sulla validità scientifica degli “studi” presi in considerazione dall’ente per la valutazione come più volte ribadito anche in sede parlamentare e ai ministero preposti, in quanto gli studi condotti in vitro, come il test di ames, mancavano di validità scientifica perché il modello utilizzato è bene ricordare salmonella typhimurium non rappresenta un test predittivo oltre che allo scarso dato di campioni utilizzato che vanifica il dato statistico e la mancanza in alcuni studi presi in considerazione di estratto di fegato di ratto essenziale per simulare l’attività del citocromo P450 all’interno del fegato umano e quindi l’eventuale conversione delle molecole aloe-emodina, emodina, aloina A, aloina B e dantrone accusate di genotossicità.
L’EFSA e L’Europa sulle specie botaniche contenenti idrossiantraceni come Aloe, Senna ecc.. ammetta l’errore e torni indietro sui suoi passi.
Paolo Pelini
Professione Erbochimico / Naturopata per Animali