L’Europea continua a prendersela contro il tè verde (Camellia sinensis (L.) Kuntze), accusando le catechine, composti in esso contenuti, di essere pericolose in quanto, dopo input della Norvegia, della Svezia e della Danimarca, L’Unione Europea ha sollevato dubbi che alcuni composti proprio come le catechine in particolare (-)-epigallocatechina-3-gallato (EGCG) possano avere azione epatotossica se non addirittura cancerogena se assunti in un quantitativo superiore a 800mg.
In realtà sappiamo che le catechine molecole della famiglia dei flavonoidi, che includono appunto EGC svolgono una azione benefica con proprietà antiossidanti, in grado cioè di proteggere le cellule dai danni provocati dai radicali liberi.
Studi recenti in vitro inoltre hanno dimostrato una efficacia di questo stesso composto EGC nella rottura delle fibre tau che provocano l’Alzheimer oltre che ad una buona azione anticancerogena e antibatterica contro E. Coli, inoltre sappiamo che le catechine svolgono un ruolo epatoprotettive, immunostimolante.
Analizzando il fitocomplesso di estratto di tè verde, si denota la presenza di composti polifenolici, flavonoidi, alcaloidi, glicosidi, tannini e carboidrati, tutti composti che sappiamo avere importanti potenziali farmacologici utili all’organismo in vario modo dall’attività come già detto antiossidante ad attività antinfiammatorie ecc. mentre di contro le attività presunte tossiche nel tè verde delle catechine che, tra l’altro sono presenti anche nel vino e nel cacao tanto per citare alcuni esempi, sono nulle e tutte da dimostrare con dati scientifici seri e comunque con dosi per raggiungere la dose soglia di tossicità come già detto oltre gli 800 mg che sarebbe come dire che l’acqua è pericolosa se ne beviamo 100 litri al giorno!
È palese il tentativo di disinformazione contro i benefici delle sostanze naturali che deve essere contratto in tutti i modi.
Paolo Pelini